Bevande analcoliche

Le bevande analcoliche sono tutte quelle bevande che non contengono alcool, ad esclusione della bevanda per eccellenza, cioè l'acqua.

 

 

Le bevande analcoliche vengono bevute in diversi momenti della giornata: per colazione, per accompagnare i pasti principali, come aperitivo in alternativa alle bevande alcoliche o anche solo quando si ha voglia. Molte persone sostituiscono quasi completamente l'acqua con le bevande, anche se, come vedremo, questa è una scelta molto sbagliata se l'acqua viene sostituita con bevande zuccherate.

Non contenendo alcol, queste bevande non influenzano le capacità psicofisiche dell'organismo e spesso si è portati a pensare che siano anche meno caloriche, quindi molto spesso si abusa di queste bibite ma erroneamente perchè, come vedremo, alcune bibite gassate, seppur analcoliche, sono molto più nocive di un bicchiere di vino, in quanto contengono zuccheri e/o additivi vari tra cui coloranti, aromi artificiali, dolcificanti...

Le bevande analcoliche gassate e non gassate

Bevande analcoliche

Le bevande analcoliche si dividono in due macro categorie:

  • le bibite gassate: sono prodotte diluendo l'ingrediente principale con acqua satura di anidride carbonica, e sono sempre dolcificate con zucchero o dolcificanti; a questa tipologia appartengono la cola, l'aranciata, la cedrata, il ginger ale, e in generale tutti i soft drinks e gli energy drinks;
  • le bibite non gassate: sono quelle che non contengono anidride carbonica, sono quasi sempre dolcificate anche se possono anche non esserlo. 

Mentre le bibite gassate vengono generalmente consumate fredde, ad una temperatura di circa 4°C, da frigorifero, quelle non gassate possono distinguersi in calde o fredde.

 

 

Tra le calde troviamo quelle a base di caffè come l'espresso o il cappuccino, di , di erbe (come le tisane, i decotti e gli infusi), di latte (frappè), o di cacao (cioccolata calda).

Tra le fredde ci sono tutti i succhi di frutta, che possono essere concentrati, disidratati oppure "mangia e bevi", quando contengono anche la polpa del frutto; e poi il caffè shakerato, il tè freddo, il guaranà etc...

Valori nutrizionali delle bevande analcoliche

Il problema principale delle bevande analcoliche risiede nel contenuto di zuccheri semplici, ovviamente quelle che non ne contengono non sono pericolose in questo senso. Si dice spesso che queste bevande apportino calorie "vuote", perché contengono esclusivamente zuccheri ad alto indice glicemico, che si trasformano rapidamente in grassi, e nessun altra sostanza nutritiva (vitamine, minerali, proteine, grassi, ecc). Questa accusa è in realtà opinabile, perché ad esempio esistono anche alimenti naturalissimi con le stesse controindicazioni (miele e sciroppo d'acero, per fare due esempi).

I problemi delle bevande zuccherate, in realtà, sono i seguenti:

  • apportano molte calorie;
  • hanno una sazietà pari a zero;
  • sono molto appetibili;
  • contengono spesso acido ortofosforico, che sequestra calcio, magnesio e zinco impedendone l'assorbimento;
  • contengono spesso carboidrati ad alto indice glicemico.

Questi quattro fattori uniti insieme determinano la pericolosità di tali bevande: non saziano, dunque apportano calorie senza saziare, non assolvendo ad una funzione fondamentale che ogni cibo deve avere; sono molto appetibili, quindi è facile abusarne (mezzo litro di tè freddo o di bevande gassata si bevono molto più facilmente e velocemente rispetto a mezzo litro di acqua); e per di più, se non assunte dopo un'attività fisica prolungata e di media intensità (tale da consumare almeno in parte le scorte di glicogeno), aumentano rapidamente la glicemia con conseguente trasformazione rapida in grassi delle calorie apportate.

 

 

Le bevande analcoliche, soprattutto quelle gassate, sono spesso additate, e a ragione, come una delle cause del sovrappeso e dell'obesità. Abituarsi a bere bibite invece che acqua, può aumentare tantissimo l'apporto calorico giornaliero: considerate che una lattina di bevanda zuccherata (sia essa gassata o no), apporta circa 130 kcal, senza saziare... Bevendo due o tre lattine al giorno si arriva velocemente ad un apporto calorico equivalente a quello di un intero pasto!

Diverso il discorso delle bevande addizionate con dolcificanti, come le bibite light, che hanno zero calorie ma sono comunque dolci grazie ai dolcificanti, il consumo abituale di queste bibite lo sconsigliamo per i motivi di cui abbiamo parlato nell'articolo sui dolcificanti. Il consumo sporadico, invece, non presenta particolari controindicazioni.

Elenco delle bevande analcoliche

Soft drinks, sono tutte quelle bibite composte principalmente da acqua gassata, zucchero o dolcificante alternativo e aromi vari.

  • Aranciata: a base di succo d'arancia (secondo la legge italiana ne deve contenere almeno un 12% del totale della bevanda). Le più famose sono la Fanta e la San Pellegrino.
  • Cedrata: a base di succo e scorza di cedro, la più famosa in Italia è la Tassoni.
  • Chinotto: ottenuto dal succo dell'agrume omonimo, il chinotto, il più consumato in Italia è il Chinò della San Pellegrino.
  • Cola: a base di cola, un aroma artificiale di colore molto scuro. Inutile dirlo la più famosa in assoluto a livello mondiale è la Coca Cola, seguita subito dopo dalla Pepsi.
  • Crodino: "l'analcolico biondo che fa impazzire il mondo", è un prodotto italiano del Gruppo Campari a base di estratti di erbe.
  • Gassosa e Tonica: inodori, incolori e dal gusto lievemente amarognolo dato dall'acido citrico.
  • Ginger ale e ginger beer: ottenuti dalla radice di zenzero sono molto usati per comporre cocktail quali il Moscow Mule.
  • Limonata: a base di succo di limone, negli anni Novanta spopolava la Lemonsoda. 
  • Tè freddo: è l'unic soft drinks a non essere gassato, a base di tè, viene spesso aromatizzato alla pesca o al limone e servito freddo con ghiaccio.

Caffè shakerato, il caffè freddo preparato dai baman con ghiaccio e sciroppo di zucchero.

Caffè d'orzo, il surrogato del caffè più famoso in Italia ottenuto dall'orzo essiccato e tostato.

Chai, una sorta di tè solubile che viene preparato con tè nero e spezie indiane, molto diffuso in Germania e nei Paesi anglosassoni.

Cioccolata calda, la tentazione più grande nelle fredde giornate invernali.

Energy drinks, i beveroni composti da varie sostanze stimolanti che sostengono di migliorare le nostre  prestazioni mentali e fisiche.

Frappè, la bevanda dolce a base di latte e frutta.

Guaranà, la bevanda più usata dagli studenti sotto esame ottenuta dagli estratti della pianta omonima che contengono un'alta percentuale di caffeina.

Mate, la tipica bevanda sudamericana che si beve come in un rituale del tè.

Orzata (Horchata), una specialità valenziana, si tratta si un latte vegetale che viene servito fresco, come una granita.

Ovomaltina, la bevanda svizzera a base di uova, malto d'orzo, cacao e latte, per molto tempo è stata la colazione di tutti i bambini.

Succhi di frutta, secondo l'UE è "il prodotto fermentescibile ma non fermentato ottenuto da frutti sani e maturi", quali pera, mela, arancia, pompelmo, ananas, mirtillo etc... 

Tisane, infusi e decotti, a base di erbe e spezie sono numerosissime le varianti di queste bevande calde.

 

 

 

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