Il calcio è il catione più rappresentato nel nostro organismo, un soggetto di 70 kg ne contiene circa 1200 g.
Il 99% del calcio è presente nelle ossa e nei denti sottoforma di fosfato, carbonato e fluoruro, il restante 1% si trova nelle cellule, nei liquidi organici e nel plasma. Quest'ultimo è in continuo scambio con il tessuto osseo: ogni giorno vengono scambiati ben 700 mg di calcio nel rimodellamento osseo fisiologico.
La principale funzione del calcio è quella di formazione dei tessuti ossei (calcio osseo). Il calcio non osseo svolge importanti funzioni di secondo messaggero universale. È in grado infatti di convogliare messaggi nervosi e ormonali che arrivano sulla superficie cellulare verso l'interno della cellula: determina la contrazione della muscolatura liscia e striata, interviene nella liberazione dell'insulina e degli ormoni steroidei, favorisce la coagulazione del sangue, interviene nel rilascio dei neurotrasmettitori.
Il metabolismo del calcio è regolato da due ormoni: il paratormone e la calcitonina, e dalla vitamina D che ne favorisce l'assorbimento. Le ossa fungono da riserva di calcio: quando non viene assunto in quantità adeguate con l'alimentazione viene liberato paratormone che ne favorisce l'assorbimento, inibisce la secrezione e stimola la demolizione ossea da parte degli osteoclasti.
L'eccesso di calcio è molto raro e causato principalmente da un eccesso di vitamina D: in questi casi si verificano calcificazioni renali ed extrarenali, ridotto assorbimento di ferro e zinco.
La carenza di calcio è un fenomeno molto diffuso nella popolazionene (si stima che ben il 75% della popolazione non assume abbastanza calcio). Negli anziani, soprattutto di sesso femminile, provaca l'osteoporosi, una decalficazione ossea che facilita l'insorgenza di fratture. La quantità consigliata di calcio nel soggetto adulto è pari a 800 - 1000 mg al giorno, valori più elevati si hanno negli anziani (1000-1200 mg), negli adolescenti e nelle donne in gravidanza o allattamento (1200 mg), negli sportivi che praticano attività ad alto impatto sul sistema muscolo-scheletrico (1200 mg).
Il calcio è contenuto soprattutto nel latte (120 mg per 100 g) e nei formaggi (da 400 mg in quelli freschi a 1000 g in quelli stagionati, sempre per 100 g). I latticini contribuiscono per il 65% alla sua assunzione: per questo motivo le diete prive di latticini sono particolarmente a rischio. Il calcio viene introdotto anche attraverso l'acqua. Chi non assume latticini o non lo fa con sufficiente costanza dovrebbe valutare seriamente una integrazione di questo minerale, soprattutto se di sesso femminile e se pratica sport a livello medio o intenso, poiché i traumi fisiologici dell'attività sportiva aumentano il fabbisogno del calcio necessario per la rimineralizzazione del tessuto osseo.
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