La limonata è una bevanda analcolica a base di succo di limone che può distinguersi in due categorie: la limonata fatta in casa, quella realizzata semplicemente spremendo il limone per ricavarne il succo e diluendolo con acqua e zucchero, chiamata spesso anche "canarino", e che può essere bevuta sia calda che fredda, solitamente come rimedio per il mal di stomaco o la nausea, oppure la limonata confezionata, prodotta industrialmente, gassata e zuccherata.
In questo articolo tratteremo del secondo caso, la limonata come soft drinks, commercializzata in lattine da 33 cl oppure in bottiglie di vetro o di plastica di vari formati (20 cl, 50 cl, 1 l, etc...).
La limonata come bibita nasce alla fine dell'Ottocento negli Stati Uniti e da allora viene prodotta un po' in tutto il mondo. In Italia le marche più conosciute sono la San Pellegrino e la Lemonsoda, che spopolava negli anni Novanta, oggi di proprietà del gruppo Campari.
Recentemente sono nate altre aziende italiane come Paoletti, Abbondio ed Ecor, che producono delle limonate artigianali di qualità superiore, in cui la percentuale di succo di limone è maggiore.
Come accade anche per l'aranciata, infatti, secondo il disciplinare la limonata deve contenere almeno un 12% di vero succo di limone, una percentuale davvero molto bassa. La San Pellegrino, per esempio, ne contiene un 18%. Tutto il resto è composto da zuccheri, acqua addizionata di anidride carbonica e aromi vari, spesso anche coloranti. Potendo scegliere, si dovrebbe sempre controllare in etichetta che sia indicata la percentuale di succo di limone e optare per quella più alta.
La limonata ha un colore giallo pallido ed un gusto dolciastro con un'accentuata nota agrumata. Viene generalmente bevuta in qualsiasi momento della giornata, soprattutto nelle giornate calde e afose per rinfrescarsi e dissetarsi, anche se in realtà il suo potere dissetante è decisamente minore di quello di una limonata fatta in casa (se fatta con una quantità inferiore di zucchero).
In alcuni Paesi esistono delle versioni di limonata aromatizzate alla frutta, come lampone, fragola, pompelmo o uva, ma sono generalmente bibite molto artificiali (l'aromatizzazione è data soprattutto o esclusivamente da aromi non naturali).
Negli ultimi ani in USA è nata una versione alcolica della limonata, chiamata "hard lemonade", per andare incontro ai gusti del mercato.
Infine, la limonata è spesso usata dai barman per comporre alcuni cocktail tra cui lo storico John Collins e tutti quelli della categoria "Fizzes", composti da un alcolico miscelato con soda e succo di limone, spesso sostituiti, appunto, da una limonata già pronta.
La stevia è un dolcificante naturale di cui abbiamo parlato in un articolo specifico (vedi la stevia), che ha un retrogusto piuttosto spiccato di liquirizia, che la rende poco utilizzabile come dolcificante, ma con una eccezione: la limonata. Il gusto del limone si sposa infatti in modo perfetto con l'aroma della stevia, neutralizzandolo quasi completamente.
Per preparare la limonata con la stevia basta aggiungere a un litro di acqua il succo di uno o due limoni e l'aggiunta della punta di un cucchiaino di estratto di stevia in polvere, il risultato sarà una limonata dolce, ma con zero calorie. Da provare!
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