Lo zinco è un elemento presente in piccola quantità nell'organismo, in media tra 1,4 e 2,3 g. Il fabbisogno nell'adulto ammonta a 10 mg al giorno. Viene assorbito nell'intestino tenue ad opera di trasportatori che ne regolano l'assunzione (in genere mai superiore al 30%) a seconda delle esigenze dell'organismo. L'eliminazione avviene tramite le urine e il sudore.
Lo zinco agisce soprattutto come coenzima: si ritrova in circa 200 complessi enzimatici coinvolti in numerosissime funzioni tra cui la protezione delle cellule dai radicali liberi, il metabolismo dell'alcol, la formazione della forma attiva della vitamina A, il trasferimento dell'anidride carbonica al sangue. Inoltre svolge un ruolo importante nell'emoglobina, dove incrementa la sua affinità per l'ossigeno, nelle papille gustative, nel sistema immunitario, nei processi di espressione genica e nella gravidanza, nell'attivazione dell'insulina.
Una carenza di zinco può essere causata da molteplici fattori quali una una dieta povera di carne e ricca di cereali, alcolismo, età avanzata, eccessiva eliminazione urinaria. Esso determina una sintomatologia complessa che comprende riduzione della crescita, ipogonadismo, anoressia, vomito, alterata percezione del gusto e diminuzione dell'olfatto, dermatite, ritardi delle cicatrizzazioni, instabilità, problemi della vista.
Un eccesso di zinco non si verifica in pratica.
Lo zinco è presente nella carne, nelle ostriche, nei funghi, nel cacao, nelle noci e e nel turlo d'uovo. La verdura, la frutta e i cereali inibiscono l'assorbimento dello zinco a causa della presenza di fitati e di fibre.
Una integrazione di zinco è giustificata solamente se sono presenti carenze accertate, che causano la sintomatologia descritta precedentemente. Un surplus di zinco nella dieta non porta alcune beneficio documentato da ricerche serie condotte su campioni statisticamente significativi. Non è quindi da ritenere fondata l'idea che una integrazione di zinco rinforzi le difese immunitarie o regolino in qualche modo il metabolismo degli zuccheri.
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