Uova di struzzo: valori nutrizionali, storia e curiosità

Le uova di struzzo sono le più grandi uova che si possano trovare tra gli uccelli attualmente esistenti sulla Terra. Solo due specie ormai estinte le avevano più grandi: il Gigante Moa, che viveva in Nuova Zelanda, e "l'uccello elefante", che aveva il suo habitat in Madagascar. 

 

 

La grandezza dell'uovo di struzzo rende conto anche delle grandi dimensioni dell'animale stesso che le depone, che può arrivare anche a 180 kg di peso aggiudicandosi il primo posto tra i volatili di maggiori dimensioni. 

Vediamo di seguito le caratteristiche principali delle uova di struzzo e alcune curiosità in merito.

Struzzo: storia di uno sfruttamento fin quasi all'estinzione

L'utilizzo degli struzzi per le attività umane risale addirittura agli antichi egizi che, come si evince da alcuni ritrovamenti, li usavano quasi come cavalli. 

La carne di struzzo è da sempre molto apprezzata tanto che erano oggetto di caccia già in tempi remoti e per questo motivo rischiarono di estinguersi nel 1600. Due secoli dopo, l'uso prevalente dello struzzo non era a scopo alimentare ma di abbigliamento: se ne apprezzavano soprattutto le piume, usate per fare cappelli, spolverini e giacche. 

 

 

Alla fine dell'Ottocento gli struzzi vennero usati come attrazione e per divertimento, poiché iniziarono le corse degli struzzi, in cui questi animali venivano usati al posto dei cavalli. Ancora oggi, in alcuni paesi, quest'attività è popolare. 

Dopo la Prima Guerra Mondiale, però, l'uso degli struzzi nell'abbigliamento, fino a quel momento quello principale, perse di importanza e aumentò invece quello a scopo alimentare. La carne di struzzo è molto utilizzata in molti stati del continente americano, ed è apprezzata grazie ai suoi bassi livelli di colesterolo e grassi e la sua ricchezza di proteine e minerali

Gli allevamenti degli struzzi sono tipici dell'Africa e dell'Australia, ma sono diffusi anche in America.

Storia e curiosità sull'uovo di struzzo

Già nel tempo degli Egiziani abbiamo prove dell'utilizzo delle uova di struzzo. Nella tomba di Haremhab, risalente a circa il 1420 a.C., è stato ritrovato un ritratto di un uomo che portava un cesto con uova di struzzo e di altri animali non ben identificati, come offerta votiva. Gli antichi egizi, quindi, usavano queste uova svuotate come contenitori di profumi o coppe per bere. 

Le uova di struzzo vuote venivano utilizzate come contenitori in Nord Africa già nel 4 secolo a.C. Anche i Punici, nel primo millennio d.C. usavano le uova di struzzo vuote e decorate come contenitori, disegnandovi forme geometriche. I resti di queste uova di struzzo sono in Sicilia, ma anche a Ibiza e nella penisola Iberica. Quest'uso tradizionale è mantenuto ancora oggi dai Boscimani. 

Successivamente, anche in Europa, in particolare durante il Rinascimento, venivano usate le uova di struzzo a scopo decorativo, persino nelle chiese, portando a pensare, quindi, che esse possano avere un significato simbolico, ancora, però, da chiarire. Sono stati fatti anche numerosi studi per capire il metodo utilizzato per la produzione delle uova di struzzo a scopo decorativo. Il processo sembra molto più complesso di quanto si potrebbe pensare, e gli studi in merito dimostrano anche come le uova provenissero da struzzi selvatici. 

 

 

Di recente, è stato ritrovato un uovo di struzzo che risale a 500 anni fa e che riporta incisa sopra una poesia scritta da un ignoto poeta arabo. Il ritrovamento è stato effettuato nel Mar Rosso. Si pensa che queste uova a quell'epoca venissero ritenute sacre.

Oggi, l'uso delle uova di struzzo è in prevalenza a scopo alimentare, ma per l'elevato costo rimane un cibo destinato alla popolazione più abbiente. Nonostante questo, ancora oggi alcune persone lo acquistano per scopo decorativo. 

Uova di struzzo: caratteristiche generali

Le femmine di struzzo di uno stesso maschio tendono a deporre le uova nello stesso nido, in questo modo non è raro trovarne più di 20 nello stesso posto. Ogni femmina di struzzo, però, è in grado di riconoscere le uova che ha deposto. Non hanno un particolare periodo di deposizione, ma possono essere prodotte durante tutto il corso dell'anno. Nonostante questo, nei normali negozi, soprattutto in Italia, sono difficili da trovare. Nel nostro paese, in particolare, gli allevamenti di struzzo sono molto pochi e alcuni di essi non vendono al dettaglio. Inoltre, il prezzo di un uovo di struzzo può arrivare anche a 25 euro. 

Un uovo di struzzo ha un peso che può andare dagli 800 g ai 1500 g, per cui se ci si chiede con quante uova di gallina sono sostituibili le uova di struzzo, la risposta è 15 circa! Il diametro di queste uova va dai 10 ai 16 cm e l'altezza dai 15 ai 19 cm. Una delle caratteristiche interessanti, che lo rendono adatto anche per scopo decorativo, è che il guscio dell'uovo di struzzo è molto spesso, circa 3 mm, e dalla consistenza molto dura. 

Uova di struzzo in cucina

L'uovo di struzzo ha un sapore più delicato di quello di oca ad esempio, ma simile a quello di gallina e per questo motivo può essere usato per tantissime ricette. Per alcune preparazioni i tempi, però, possono essere particolarmente lunghi, come nel caso dell'uovo sodo, che può impiegarci anche 1 ora e mezza, a seconda della dimensione.

Nelle ricette, l'uovo di struzzo dona una consistenza soffice e per questo motivo è ideale per la preparazione di omelette, torte e frittate

Dato che il guscio è molto duro, può risultare abbastanza difficile da aprire e da rompere. Per fare in modo che il guscio non si rompa, e possa quindi essere usato a scopi decorativi, si possono praticare piccoli fori con l'aiuto di un trapano. 

Per la conservazione delle uova di struzzo le indicazioni da seguire sono le stesse di quanto previsto per le uova di gallina, con una durata in frigorifero di circa 15 giorni dall'acquisto. Nel caso in cui non si utilizzi tutto l'uovo, si può conservare la restante parte in frigo, entro 2 giorni, e chiuso ermeticamente.  

Uova di struzzo: valori nutrizionali

Questo alimento ha il vantaggio che l'animale da cui è prodotto viene allevato senza mangimi di sintesi né antibiotici, ma usando solo erbe, fieno e cereali di varia natura. 

Dal punto di vista nutrizionale è abbastanza simile alle uova di gallina, specie a quelle allevate all'aperto. Il suo valore energetico è di circa 2000 kcal per singolo uovo, ma può variare a seconda della grandezza. Inoltre, ha un buon contenuto di proteine di alto valore biologico, complete quindi di tutti gli amminoacidi essenziali presenti in buone quantità. I grassi principalmente presenti sono composti da colesterolo e acidi grassi saturi. Il loro contenuto d'acqua è, però piuttosto alto, circa l'80% del peso totale. 

Altri nutrienti presenti in questo alimento sono le vitamine, in particolare la vitamina B2, la vitamina B1, la vitamina E e la vitamina A sotto forma di β-carotene. Queste uova hanno anche un buon contenuto di sali minerali, come il ferro, il fosforo e il calcio. In minor concentrazione, ma sempre comunque apprezzabile, sono presenti anche magnesio, selenio, rame e zinco. Tra i micronutrienti troviamo anche la colina, un antiossidante importante anche per la trasmissione degli impulsi nervosi e per l'integrità della membrana cellulare umana. 

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