L'Ouzo, o Oyzo, è una bevanda alcolica proveniente dalla Grecia ottenuta dalla distillazione di vino e lieviti, e successivamente aromatizzata all'anice stellato. Oltre all'anice possono essere aggiunti altri ingredienti aromatizzanti, quali cannella, zenzero, finocchio, chiodi di garofano, liquirizia o coriandolo, ma il più famoso Ouzo conosciuto nel mondo ha l'inconfondibile sapore di anice.
Al profumo e all'aspetto somiglia molto a un Pastis francese o a una Sambuca italiana, è un liquido incolore, trasparente, che quando viene mescolato con acqua e ghiaccio diventa torbido e nebuloso.
Il nome ouzo deriverebbe dalla parola araba uzum (grappolo d'uva) e nacque in Grecia durante l'Impero Ottomano come imitazione del Raki turco, un'acquavite aromatizzata con anice e menta.
In Grecia è tradizione consumare Ouzo nelle ouzerie, una sorta di bar-osterie presenti su tutto il territorio, dove l'Ouzo viene servito allungato con acqua e ghiaccio come aperitivo e accompagnato da mezedes (le tapas greche) principalmente a base di pesce, feta e verdure (polpo o sardine alla griglia, vongole, calamari fritti, insalata di cetrioli, olive e pomodori, zucchine e melanzane grigliate...).
È buona abitudine sorseggiare lentamente l'Ouzo e mai "a secco" (cioè senza mangiare nulla) poiché l'alto tenore di zuccheri ritarda l'assorbimento di etanolo nello stomaco e può far ubriacare rapidamente senza che ci si renda conto.
La distillazione dell'Ouzo avviene in alambicchi di rame partendo da uva fresca e uva secca. Il lievito che viene usato per avviare la fermentazione viene comunemente chiamato lievito-ouzo. Durante la fermentazione vengono aggiunte erbe aromatiche e spezie in base alla scelta del produttore, ma l'anice è sempre presente. Le ricette sono gelosamente e segretamente custodite dalle distillerie.
Dopo alcune ore di distillazione si ottiene un alcool etilico aromatizzato di circa 80% di alcol in volume.
A questo punto viene diluito con acqua per ottenere un Ouzo al 37,5% di alcol minimo; il massimo è di 50% ed in questo caso si potrà parlare di Ouzo di alta qualità "100% dalla distillazione".
Alcuni produttori, però, utilizzano anche le teste e le code della distillazione, cioè gli spiriti iniziale e finale solitamente rimossi, e diluiscono l'Ouzo con altri liquori anziché con acqua pura ottenendo, quindi, Ouzo di bassa qualità. La legge greca prevede che un Ouzo per essere ammesso al commercio debba provenire per almeno un 20% dalla distillazione.
Nel 2006 l'Ouzo è diventato DOP, tutelando e valorizzando quello prodotto esclusivamente in Grecia e sull'isola di Cipro e vietando l'appropriazione indebita del nome Ouzo ad altri produttori.
Una curiosità: a Plomari, sull'isola di Lesbo, si trova la sede del maggiore produttore di Ouzo greco, Barbayanni, che ospita al suo interno un piccolo museo dedicato a questa bevanda.
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