Il termine inglese "brunch" indica un pasto particolarmente abbondante che viene consumato a metà mattinata, più o meno tra le undici e l'una, una sorta di via di mezzo tra una colazione e un pranzo, e che abbina prodotti sia dolci che salati, bevande sia calde che fredde, come tè, caffè, cappuccino, succhi di frutta, uova, bagels, pancake, brioche, torte dolci o salate, frutta fresca etc...
Di tradizione anglosassone, diffuso principalmente in Inghilterra e negli Stati Uniti, il brunch ha preso piede anche in Italia, a cominciare dalle grandi città come Milano e Bologna per poi diffondersi a macchia d'olio nel resto della penisola.
Moltissimi tra bar, ristoranti, hotel, sale da tè, organizzano il proprio Sunday Brunch, il brunch della domenica, più o meno imitando quelli americani e arricchendoli o modificandoli con ingredienti locali e più tradizionali.
Il rito del brunch è nato in Inghilterra nell'Ottocento quando si organizzavano grandi buffet nelle ville dopo una battuta di caccia.
Anche se il termine è stato coniato solo nel 1895 dallo scrittore Guy Beringer che definì il brunch la colazione ideale per la domenica mattina, dopo gli stravizi del sabato notte. La parola nasce dall'insieme di breakfast (colazione) e lunch (pranzo).
Beringer esalta il brunch come un momento di allegria e socievolezza, "che ti mette di buon umore e spazza via le preoccupazioni e le ragnatele della settimana".
Ancora oggi si rispetta questa tradizione e si consuma il brunch di domenica o nelle occasioni speciali come il giorno di Pasquetta, della festa della mamma, di San Valentino.
Il brunch può essere molto vario e variegato, come accennato, ogni posto lo serve personalizzato e molto dipende dalla zona e dall'estro di chi lo prepara.
Cercando un po' in rete si trovano tanti siti che stilano classifiche su dove consumare il miglior brunch suddivisi per grandi città (il miglior brunch a Londra, a Milano, a Bologna, a Berlino e così via...).
Generalmente ci si siede e ci si serve da un ricco buffet, ma c'è anche chi lo serve ad ogni persona su un vassoio. I prezzi di un brunch vanno dai 5 ai 15 euro circa.
Tra i prodotti tradizionalmente serviti in un brunch si trovano: uova strapazzate e bacon (come nelle classiche colazioni all'americana), bagels farciti con formaggio spalmabile e salmone affumicato, pancake, pane tostato con burro e marmellate, yogurt, frutta fresca, muffin, cupcake e brownies.
Tra le bevande caffè, cappuccino, tè, succhi di frutta, ma anche birra, vino o spumante, o magari un cocktail leggero come il Bloody Mary o lo Spritz.
Per gli stomaci più resistenti in alcuni posti si trovano anche arrosti di carne, roastbeef, aringa affumicata, gamberi e gamberetti, insalate miste, formaggi e salumi, biscotti, torte, gelato, frutta sciroppata, riso in bianco o speziato al curry, sushi e sashimi, panini al pastrami e ancora...hot dog, patatine fritte, hamburger, wurstel e cetriolini sott'aceto.
Insomma di tutto, non ci sono regole, al momento del brunch ognuno può dare sfogo alla propria fantasia e alle proprie voglie!
Cerchi una ricetta per far mangiare il pesce in modo divertente ai propri figli? Una soluzione potrebbe essere rappresentata dalle polpette di tonno e patate al forno.
Spesso i dolci sono spesso banditi dalle diete, anche se in realtà è possibile preparare torte leggere e non eccessivamente caloriche.
La torta tenerina è forse uno dei dolci più diffusi e preparati in Italia: semplicissimo da preparare e adatto anche a chi è alle prime armi.
Guacamole allo zenzero con mele e gamberi: una variante sfiziosa della salsa di origine messicana, per stupire i vostri ospiti.
La vellutata di castagne, quenelles di zucca e gamberi rossi lardellati è una ricetta un po' elaborata, ma che non richiede particolari abilità e di sicuro stupirà i vostri ospiti.
Gli gnocchi di spinaci sono una variante degli gnocchi tradizionali, scopriamoli in abbinamento a un letto di porri e alla fonduta di parmigiano.
La crostata meringata al limone e zenzero è una variante molto interessante del classico dolce di origine anglosassone.
Gli involtini di sgombro ripieni di patate e uvetta sono una ricetta sfiziosa, non troppo complicata da realizzare, economica, salutare, e dall'impatto visivo molto interessante.
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