I friggitelli sono una tipologia di peperoni diffusa nell'Italia centro-meridionale e soprattutto in Campania (Napoli e Salerno). I friggitelli sono di colore verde, stretti e lunghi circa 6-8 cm, dal sapore amarognolo non piccante.
Il nome "friggitelli" proviene dal fatto che vengono tradizionalmente fritti in padella con l'olio, senza impanatura, e mangiati così con le mani prendendoli dal picciolo, magari abbinati a delle patate fritte o usati come contorno.
Così preparati, i friggitelli somigliano molto ai pimientos de Padron, una ricetta galiziana che prevede di friggere in olio dei peperoni nani verdi, leggermente più piccoli dei friggitelli (4-6 cm di lunghezza), e poi di salarli con sale grosso solo una volta cotti.
La differenza tra i pimientos de Padron spagnoli e i friggitelli nostrani sta nel fatto che i primi possono essere piccanti, uno su venti può capitare piccante anche se è impossibile riconoscerlo visivamente, mentre i friggitelli sono sempre dolci.
I friggitelli possono essere usati anche per realizzare tante altre ricette: per condire la pasta, nella pizza, nelle frittate, nella peperonata, nei panini, ripieni di ricotta o di tonno, al forno, crudi in insalata e così via.
In alcune zone dell'Italia vengono chiamati friarelli (letteralmente "che si friggono"), ma non vanno confusi con i broccoli friarIelli (con la I!!), altra verdura tipica della cucina campana, che sono in sostanza le cime di rapa, quelli che vengono usati nella famosa ricetta salsiccia e friarielli, nelle pizzerie campane usata anche come condimento per la pizza.
Altri nomi dei friggitelli sono: puparulilli, puparuoli e peperuncielli e' ciumm, entrambi in dialetto napoletano. Vengono detti anche peperoncini di fiume, poiché crescono nei terreni acquitrinosi a ridosso di canali, fiumi e sistemi di irrigazione.
Ne esiste una varietà simile anche nel Medio-Oriente che viene cucinata in padella in agrodolce con aglio, mandorle e uva sultanina.
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