Il finocchio è un a pianta erbacea tipica della macchia mediterranea e appartenente al genere delle Ombrellifere. Il nome scientifico del finocchio è Foeniculum vulgare.
I finocchi erano conosciuti e coltivati fin dall'antichità, sia come pianta selvatica che come pianta da orto.
La pianta del finocchio arriva fino a 2 metri di altezza, con fusto ramificato, foglie sottili che sembrano fili d'erba , fiori gialli disposti ad ombrello e frutti (acheni) di colore grigiastro, che in cucina prendono il nome improprio di semi di finocchio. I semi di finocchio sono molto utilizzati in cucina per aromatizzare molte preparazioni, con il loro sapore così aromatico.
Il finocchio dolce, invece, è il grumolo bianco che si sviluppa alla base della pianta, il grumolo carnoso, costituito dalla parte basale delle guaine fogliari. Sono commestibili anche le foglioline tenere e i piccioli fogliari.
I finocchi coltivati sono piante a ciclo annuale, che crescono bene nelle regioni con autunno e inverno miti come quelle meridionali.
Dal finocchio deriva il verbo infinocchiare, nato dal fatto che il sapore di questo ortaggio altera moltissimo il sapore del vino e quindi fa sembrare buono un vino scadente. Sembra che i tavernieri di Venezia, consci di questo fatto, dessero da mangiare finocchi prima di mescere.
Valori nutrizionali dei finocchi
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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