La trippa di baccalà, detta spesso anche al plurale, trippe di baccalà, è un ingrediente povero della cucina marinara che ultimamente sta conoscendo una nuova valorizzazione e una nuova vita nei menù dei grandi chef dopo essere caduto quasi nel dimenticatoio.
Ma andiamo con ordine. Che cos'è esattamente la trippa di baccalà?
Il nome potrebbe trarre in inganno dato che non ci si riferisce proprio alla trippa, ossia alle interiora, del baccalà, bensì ad un'altra parte del merluzzo atlantico che, fino a pochi anni fa, veniva considerata uno scarto per via della sua consistenza meno soda e del sapore meno intenso rispetto al baccalà vero e proprio.
Ma il termine trippa è inevitabile poiché l'aspetto delle trippe di baccalà è molto simile a quello della trippa di manzo: filamenti di colore bianco crema, dalla consistenza viscida e molle. Anche il modo di cucinare la trippa di baccalà e quella di manzo è simile; la ricetta della trippa alla romana si può benissimo adattare anche al baccalà, così come altre preparazioni stufate o in umido. Le trippe di baccalà si prestano, inoltre, ad essere consumate anche fritte.
Un altro dei motivi per cui la trippa di baccalà non ha goduto in passato di grande fama è la laboriosità con cui si deve pulire, bisogna armarsi di pazienza e sciacquare bene le trippe sotto l'acqua corrente per togliere la pellicina nera esterna (vedi foto a lato). Operazione apparentemente semplice ma le trippe sono molto viscide e gelatinose e non tutti gradiscono questa sensazione al tatto (né al palato...).
E veniamo al dove...in quali zone è più facile trovare la trippa di baccalà?
Anche questa potrebbe essere una domanda trabocchetto. Non è semplice trovare la trippa di baccalà nè in pescheria nè nella GDO, bisogna conoscere i canali giusti e i distributori più forniti. Certo è che il Veneto è una delle regioni dove è più semplice, poiché il baccalà è uno degli alimenti protagonisti della cucina regionale veneta, basti pensare ai tanti piatti tipici come il baccalà mantecato o il baccalà alla vicentina.
Inoltre, per riuscire ad ottenere 100 g di trippe occorrono circa 4 merluzzi e il prezzo quindi lievita facilmente.
Altrimenti ci si può togliere lo sfizio di assaggiare le trippe di baccalà in uno dei grandi ristoranti che le propongono. Probabilmente anche per la loro scarsa reperibilità, le trippe di baccalà sono un ingrediente molto amato dai grandi chef.
Concludo, quindi, con una carrellata di ricette d'autore con le trippe di baccalà come protagoniste.
Il bubble tea è una bevanda a base di tè, latte e perle di tapioca, di cui esistono però diverse versioni e ricette. Ha origini a Taiwan ma si sta diffondendo in tutto il mondo.
La polenta taragna è tipica della Valtellina, ma si trova in tutto il Nord Italia. A seconda della zona si usano formaggi diversi e condimenti diversi.
Il glucosio è lo zucchero semplice più importante, e la sostanza in assoluto più diffusa in natura.
Gli shirataki, un tipo di noodles della cucina giapponese ottenuti dalla pianta del konjac e con pochissime calorie.
Saltare la prima colazione o farla non influisce sul peso corporeo nel lungo termine, ma alcuni studi a breve termine giungono a conclusioni diverse.
La buccia della frutta non contiene in genere grandi quantità di vitamine, che sono per la maggior parte presenti invece nella polpa del frutto.
Le castagne e i marroni, un frutto atipico molto ricco di carboidrati.
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