Il teff è il cereale più piccolo coltivato al mondo, tanto che la parola "teff" in Africa, sua zona originaria, significa "perduto", proprio per via della facilità con cui i chicchi scivolano e sfuggono dalle mani. Il seme di teff ha un diametro di 0,8 mm.
Proprio per via delle sue dimensioni il teff in Occidente viene commercializzato per lo più come farina nei negozi di alimenti biologici al prezzo di circa 8/10€ ogni 100 grammi.
Il teff è nativo dell'Etiopia dove viene chiamato anche taf, erba verde o erba di Williams, mentre il suo nome scientifico è Eragrostis tef, viene coltivato anche in Eritrea, in India e in Australia.
La pianta del teff è molto resistente, cresce anche in luoghi interessati dalla siccità, ma predilige altipiani sui 1800-2000 metri di altezza, e le temperature ottimali sono comprese tra i 10 e i 27°C, non tollera le gelate.
In Africa la coltivazione di questo cereale è una delle più antiche, si stima che i primi tentativi di addomesticazone del teff vi furuno già nell'8000 a.C.
Esistono due tipologie di teff a seconda della colorazione del seme, quello bianco e quello rosso, il secondo è quello più facile da coltivare e quindi quello più diffuso e meno costoso (vedi foto in basso).
La raccolta può essere fatta manualmente oppure con l'ausilio di macchine, l'operazione deve comunque essere molto delicata, senza sbattere troppo le spighe, poiché i semi tendono naturalmente a cadere sul terreno e andrebbero persi.
Il teff è un cereale privo di glutine, adatto quindi anche a chi soffre di celiachia, inoltre è molto ricco di lisina, un amminoacido essenziale di cui sono carenti quasi tutti gli altri cereali.
Dato il suo basso indice glicemico è anche adatto a chi soffre di diabete. È anche una buona fonte di vitamina B1 e B6 e di sali minerali quali il manganese, il ferro e il magnesio.
La farina teff può essere usata per fare il pane, la pizza, i crackers ma anche dolci, torte o biscotti, insomma tutti i prodotti della panificazione e della pasticceria.
I granellini di teff, quando reperibili, possono essere cotti bolliti in un po' d'acqua oppure usati crudi un po' come si fa con i semi oleosi nelle insalate.
Il teff ha un alto potere addensante, quindi attenzione alle dosi, soprattutto se lo si impiega nelle zuppe.
In Etiopia la farina di teff è principalmente utilizzata per realizzare la injera, una sorta di piadina che fa da accompagnamento a stufati di carne e salsiccia come lo zighinì.
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