Il grongo (nome scientifico Conger conger) è un pesce osseo di mare appartenente alla famiglia delle Congridae.
Ha l'aspetto simile a quello dell'anguilla, ma più massiccio e dalla quale si distingue per avere un muso molto più grande, una mascella inferiore non protratta in avanti e per l'assenza di scaglie. La sua pelle è liscia e ricoperta di una sostanza mucosa, la livrea varia dal nero al grigio chiaro a seconda del colore del fondale in cui vive. Il grongo, inoltre, solitamente raggiunge dimensioni di molto superiori a quelle dell'anguilla, arriva, infatti, anche a tre metri di lunghezza e ai 50 chili di peso (in questi casi alcuni parlano impropriamente di "grongo gigante"). Gli esemplari femmina sono solitamente più grandi dei maschi.
Alcuni lo considerano, a nostro parere impropriamente, facente parte della categoria del pesce azzurro.
Il grongo ha abitudini molto simili a quelle della murena e dell'astice, come loro, infatti, predilige gli anfratti oscuri, come grotte o relitti, e si sposta per cacciare prevalentemente di notte. Quando sceglie una tana il grongo non si allontana quasi mai da essa, e la sceglie in base alla scarsa visibilità, cosa che rende più difficile la sua cattura di giorno.
Si ciba prevalentemente di invertebrati, i suoi preferiti sono i polpi, e a volte mangia anche pesci morti.
La riproduzione del grongo, che avviene in estate, è molto particolare: questo pesce, infatti, depone le uova solo in un paio di zone ben precise che sono state individuate una tra lo stretto di Gibilterra e le Isole Azzorre e un'altra in Sardegna, a profondità superiori ai 500 metri, fino anche ai 1000 metri. Durante la deposizione delle uova, inoltre, il grongo smette di nutrirsi.
Il grongo è diffuso nel Mediterraneo, nell'Oceano Atlantico orientale dalla Norvegia al Senegal, nel Canale della Manica, nel Mare del Nord e nel Mar Baltico.
Nei mari italiani è molto comune. Si adatta bene a qualsiasi tipo di fondale, roccioso, sabbioso o fangoso, dai 10 fino ai 1000 metri di profondità.
Il grongo viene catturato con i più svariati sistemi di pesca commerciale: palamiti, reti a strascico, reti da posta, nasse, parangali. È una preda ambita anche da pescatori sportivi o da subacquei, ma la sua cattura avviene solitamente di notte.
La carne del grongo è considerata di poco valore commerciale, fa parte dei pesci cosiddetti pesci "poveri', e una volta spellato viene spesso smerciato per palombo o per altri pesci più pregiati. Le sue carni sono discrete, anche se ricche di lische, ed è di facile reperibilità sul mercato italiano, fresco e a un costo abbordabile, il prezzo al kg raramente supera gli 8-10 euro.
Il grongo può essere anche cucinato alla griglia, ma dà senz'altro il meglio di sé nelle cotture lunghe, si presta bene a preparazioni in umido o alla griglia, è, inoltre, un ingrediente indispensabile per molte ricette tradizionali, in particolare le zuppe di pesce come il cacciucco alla livornese o il brodetto all'anconetana.
Il grongo è un pesce magro, con una quantità di grassi totale inferiore al 5%. Apporta poco più di 100 kcal/hg, la maggior parte delle quali sono costituite da proteine.
Costituisce quindi un'ottima scelta dal punto di vista nutrizionale, a patto di utilizzare una quantità di grassi ridotta in cottura, quindi bisogna fare molta attenzione soprattutto se lo si cucina in umido, dove le calorie possono lievitare tantissimo a causa dell'olio aggiunto nel fondo di cottura.
Il "matrimonio" per il grongo è una cosa seria: ogni esemplare femmina, infatti, si unisce al partner una sola volta nella vita.
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