Lamurena appartiene alla famiglia delle Muraenidae, che comprende svariate specie di pesci conosciuti in italiano con il nome di murene e appartenenti all'ordine degli anguilliformi.
Le caratteristiche che accomunano tutti i tipi di murena sono un corpo serpentiforme e robusto, una pelle liscia non ricoperta da scaglie, l'assenza di pinne pettorali e la presenza di una pinna dorsale che si prolunga dalla testa alla coda. I denti sono lunghi e appuntiti, spesso caniniformi, dato il carattere predatore di questi pesci, e le narici sono tubolari come a formare dei piccoli tentacoli.
La murena in genere raggiunge dimensioni piuttosto grandi da uno fino a tre metri di lunghezza. Una variabile distintiva a seconda della specie è, invece, la colorazione: esistono murene brune, ma anche gialle, o blu o di colori molto vivaci, e spesso hanno macchie o striature di colori variabili, come ad esempio la murena zebra che è scura con bande verticali bianche.
Le murene vivono nei mari tropicali e temperati caldi, prediligono i fondali duri a basse profondità e le barriere coralline. La specie più comune nel mar Mediterraneo e nei mari italiani è la Muraena helena, presente fino a 100 metri di profondità.
La murena helena ha, come le altre murene, un corpo allungato e serpentiforme, una lunga pinna dorsale che parte dalla testa, denti molto appuntiti e si distingue dalle altre murene per l'assenza della lingua. Possiede però una gola estensibile ed un grande stomaco che le facilitano la cattura e la digestione delle sue grandi prede, tipo polpi o grandi pesci. La sua colorazione è bruna nerastra con un gran numero di macchie gialle e biancastre e le sue dimensioni possono raggiungere il metro e trenta di lunghezza ed i 15 chili di peso.
La murena è un pesce molto schivo e scostante. Ha abitudini simili a quelle del grongo, preferisce, cioè, rifugiarsi in anfratti rocciosi, grotte, fenditure, anfore antiche o relitti dove passa la maggior parte del tempo e dai quali esce solo di notte per cacciare. La murena adora la penombra e i luoghi oscuri ed è un animale prevalentemente solitario.
Il morso della murena è assai temuto. La murena è sempre stata considerata, fin dall'antichità, un pesce pericoloso e sanguinario, probabilmente anche a causa del suo aspetto minaccioso, tanto che molti miti raccontano di come gli schiavi romani venissero gettati in acque infestate da murene per essere giustiziati. In realtà la fama di animale spietato è immeritata perché la murena diventa aggressiva con l'uomo solo se infastidita o ferita, altrimenti è un pesce che ama la sua tranquilla tana e non si avvicina agli umani. Una volta, però, che più o meno accidentalmente si viene morsi da una murena questa ferita è veramente dolorosa, perché, oltre ai denti acuminati, la saliva della murena contiene una sostanza tossica che può sovrainfettare la ferita.
Questa tossina è comunque resa innocua dal calore.
Le murene vengono catturate con reti da posta, palamiti, palangari di fondo e lenze di vario tipo, esclusivamente di notte. È anche una preda ambita dai pescatori subacquei.
Le carni della murena sono buone ed apprezzate ma solo quelle degli esemplari più grandi, perché i piccoli sono molto liscosi. Alcune specie di murena, in particolar modo quelle dei mari tropicali, possono causare avvelenamenti da ciguatera, e comunque bisogna prestare molta attenzione alla preparazione e alla cottura anche della murena nostrana, eliminando immediatamente la testa perché la sua saliva contiene una sostanza tossica, e procedendo a cotture molto lunghe che fanno scomparire completamente la tossicità dalle sue carni.
Di solito viene consumata in zuppa o in agrodolce, o due gustose ricette siciliane che la vedono protagonista sono la murena in salsa oro (fritta e poi ripassata in una salsa di pomodoro) o la murena alla pantesca con capperi e cipolle.
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