Il Ginkgo biloba è un'erba originaria di Cina e Giappone, della famiglia delle Ginkogoine. I principi attivi della pianta sono contenuti principalmente nelle foglie, che vengono utilizzate per produrre gli integratori di ginkgo biloba; alcuni integratori sono prodotti dal seme, ma non sono altrettanto studiati e poco si sa riguardo la loro efficacia e sicurezza.
Il ginkgo biloba è utilizzato nella medicina tradizionale cinese fin dal 2800 a.C.
Oggi viene utilizzato per molte patologie: i disturbi della memoria come il morbo di Alzheimer, e per tutte le condizioni che sembrano dipendere da un ridotto afflusso di sangue al cervello negli anziani, tra cui la perdita di memoria, il mal di testa, i ronzii alle orecchie, le vertigini, la difficoltà di concentrazione, i disturbi dell'umore e disturbi dell'udito.
Viene anche utilizzato per la claudicatio (il dolore alle gambe quando si cammina), e la sindrome di Raynaud (una risposta dolorosa al freddo, soprattutto nelle estremità).
Il ginkgo viene anche proposto per per trattare i problemi di erezione e per alcuni problemi agli occhi, tra cui il glaucoma, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare legata all'età (AMD).
Il gingko è utilizzato anche come alimento: i semi arrostiti sono considerati una prelibatezza, in Cina e Giappone, sebbene contengano una tossina potenzialmente pericolosa se si eccede con le quantità.
Tra gli effetti dimostrati del ginkgo c'è l'aumento del flusso di sangue al cervello e il potere antiossidante. Questi effetti potrebbero portare un beneficio per alcune patologie, che insorgono soprattutto in tarda età, anche se gli studi non sono ancora definitivi.
Il ginkgo è un integratore ritenuto abbastanza sicuro per la maggior parte dei soggetti. Gli effetti avversi più frequenti sono i disturbi gastrointestinali, l'irritabilità e il mal di testa.
L'integrazione con ginkgo è sconsigliata nei soggetti con problemi di coagulazione del sangue e in coloro che stanno assumendo farmaci anticoagulanti; e anche a chi soffre di problemi al fegato.
È sconsigliato in gravidanza e in allattamento.
Malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. Alcuni studi dimostrano che l'assunzione di ginkgo per via orale migliora in misura modesta i sintomi della malattia di Alzheimer, tuttavia permangono dubbi sulla reale efficacia e sulla determinazione di quali soggetti potrebbero beneficiare dell'integrazione di ginkgo.
Migliorare il declino cognitivo causato dalla vecchiaia. L'assunzione orale di ginkgo sembra migliorare la capacità di pensiero in alcune persone anziane con perdita di memoria causata dall'età da lieve a moderata perdita di memoria correlata all'età.
Migliorare le capacità cognitive nei giovani. L'assunzione orale di ginkgo sembra migliorare alcune abilità di pensiero in soggetti sani, giovani e di mezza età.
Sindrome di Raynaud. Il gingko sembra diminuire il numero di attacchi dolorosi per settimana nelle persone con sindrome di Raynaud.
Dolore alle gambe causato da scarso afflusso di sangue (claudicatio, malattia vascolare periferica).
Vertigini. Il ginkgo sembra migliorare i sintomi delle vertigini.
Sindrome premestruale (PMS). Il ginkgo assunto tra il sedicesimo giorno del ciclo, fino al quinto del successivo, sembra ridurre l'entità dei disturbi legati alle mestruazioni.
Glaucoma.
Migliorare la visione dei colori nelle persone con diabete. Vi è qualche evidenza che l'assunzione di un integratore di ginkgo per sei mesi possa migliorare la visione del colore in soggetti con danni alla retina causati dal diabete.
Il dosaggio consigliato per il ginkgo è solitamente di 120-240 mg al giorno di estratto titolato al 24% di ginkgo flavoni glicosidi, suddivisi in due o tre assunzioni; ma per alcune patologie (come la sindrome di Raynaud) si sono utilizzate dosi fino a 360 mg al giorno o più.
Il ginkgo biloba può essere utile per contrastare i sintomi di molte patologie, anche se gli studi a riguardo non sono ancora sufficienti e gli effetti positivi possono variare molto da persona a persona. Il ginkgo non sembra essere particolarmente utile per i soggetti sani e per gli atleti.
Specific memory effects of Ginkgo biloba extract EGb 761 in middle-aged healthy volunteers
Safety and effectiveness of a traditional ginkgo fresh plant extract - results from a clinical trial
Acute cognitive effects of standardised Ginkgo biloba extract complexed with phosphatidylserine
Ginkgo biloba for preventing cognitive decline in older adults: a randomized trial
Ginkgo biloba extract EGb 761® in dementia with neuropsychiatric features: a randomised, placebo-controlled trial to confirm the efficacy and safety of a daily dose of 240 mgGinkgo biloba special extract in dementia with neuropsychiatric features. A randomised, placebo-controlled, double-blind clinical trial
A clinical trial of Gingkco Biloba Extract in patients with intermittent claudication
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