Coma etilico - Sintomi - Valori - Cosa fare

Cos'è il coma etilico e quando si raggiunge

Il coma etilico è una grave conseguenza derivante da un'eccessiva assunzione di bevande alcoliche e che deve essere trattato come una vera e propria emergenza per evitare conseguenze gravi.

 

 

In generale, il coma è uno stato di incoscienza che si protrae per almeno 6 ore ed è dovuto a svariate cause. Il coma etilico è uno stato di coma dovuto alla presenza nel sangue di alti livelli di alcol, ossia di etanolo. 

L'etanolo, dal punto di vista chimico, è un alcol derivante dalla fermentazione alcolica degli zuccheri da parte di batteri e lieviti. Questa molecola è presente in tutte le sostanze alcoliche e ha un effetto a livello cerebrale, sopprimendo l'attività del sistema nervoso centrale e agendo anche a livello della memoria. Queste conseguenze possono essere più o meno intense a seconda che l'assunzione di alcol sia a basse dosi oppure sia cronica, come nel caso dell'alcolismo.  

L'intossicazione da alcol è in Italia molto frequente: si parla di circa 700.000 casi tra i giovani ogni anno, molti dei quali portano al coma etilico. La stima della percentuale di pazienti che finiscono in coma etilico non è nota, ma sappiamo invece che circa il 15% degli interventi di pronto soccorso effettuati sono per pazienti con un'età inferiore a 14 anni. 

 

 

Il coma etilico è quindi legato ai valori dell'etanolo nel sangue. Ci si chiede spesso, quindi, quanto bisogna bere per andare in coma etilico. Quest'ultimo si ha se l'alcolemia, ossia la concentrazione di alcol nel sangue, supera il valore che il fegato è in grado di metabolizzare. In generale, se l'alcolemia supera i 3,5-4 g di etanolo per litro di sangue, si raggiunge il come etilico.

Valori comunque rischiosi per la salute sono pari a 2 g per litro di sangue, in cui si hanno sintomi come perdita del tono muscolare, immobilità e mancata risposta agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno, con cui non si riesce ad interagire, ma anche perdita della capacità di comunicare a livello verbale. 

Alcuni soggetti sono più sensibili di altri all'alcol e pertanto possono sperimentare il coma etilico anche a concentrazioni più basse di alcolemia rispetto a quelle indicate sopra. In generale, le donne e gli adolescenti rischiano questa grave conseguenza dell'alcol già a valori pari a 2,5 g/l. Questo valore scende ulteriormente a 2 g/l se si sta parlando di bambini. Questa differenza nei valori limite dipende dal fatto che, i soggetti al di sotto dei 21 anni di età, non hanno il corredo enzimatico completo per il metabolismo dell'etanolo, pertanto hanno livelli di tolleranza inferiori. 

Fattori che influenzano l'alcolemia

L'etanolo, o alcol etilico, viene metabolizzato dal fegato attraverso diversi sistemi enzimatici, formando acetaldeide e successivamente acido acetico. 

L'alcol, passando attraverso il tubo digerente, viene assorbito già a livello dell'esofago. Viene eliminato attraverso le urine con una velocità pari a circa 0,1 g/l, che è sempre minore della velocità di assorbimento. In particolare, il fegato è in grado si metabolizzare 6 g di etanolo all'ora e quindi, la restante parte di alcol, rimane libera di circolare ed esplicare i suoi effetti nell'organismo.

 

 

La velocità con cui l'alcol viene smaltito dipende dalle caratteristiche dell'organismo. Fra queste abbiamo: 

  • età e sesso: in genere le donne e i soggetti più giovani impiegano più tempo per smaltire e metabolizzare l'alcol;
  • il peso corporeo: maggiore è il peso corporeo, maggiore sarà la velocità si smaltimento;
  • l'uso concomitante di farmaci come ansiolitici e antistaminici, così come anche l'assunzione di droghe. Questi composti vengono metabolizzati con gli stessi sistemi enzimatici dell'alcol, pertanto possono influenzarne il metabolismo;
  • etnia: un esempio sono gli asiatici che metabolizzano e smaltiscono l'alcol molto più lentamente. 

Inoltre, l'alcolemia dipende dalla percentuale di etanolo presente nelle bevande assunte. Risulta invece indipendente dalla tipologia di bevanda o dalla quantità totale introdotta di essa. Inoltre, l'assorbimento dell'etanolo continua per circa 30 minuti dopo l'introduzione della bevanda, facendo quindi salire ulteriormente l'alcolemia.  Il valore massimo di concentrazione di etanolo nel sangue si ha, infatti, dopo 30-120 minuti dal termine dell'assunzione di alcol. Questi tempi sono influenzati da vari fattori, fra cui anche la velocità con cui la bevanda si ingerisce. Se si beve troppo velocemente, infatti, l'organismo non riesce a metabolizzare altrettanto velocemente l'alcol. 

Sintomi del coma etilico

In un soggetto che ha introdotto grandi quantità di sangue e che entra in coma etilico, vi sono dei sintomi distintivi che possono aiutarci a capire la gravità della situazione e di conseguenza permetterci di agire con prontezza.

Innanzitutto in caso di coma etilico si ha la perdita di coscienza, caratterizzata dall'incapacità di rispondere a stimoli sollecitatori degli arti, ad eccezione delle risposte riflesse, e vale lo stesso anche per gli stimoli dolorosi. Inoltre, il soggetto ha gli occhi chiusi e non risponde alla luce o alla voce. 

All'incoscienza si accompagnano altri sintomi, come difficoltà nel respirare, con respiro faticoso e rallentato, ma anche bradicardia. Altre conseguenze sono: pressione arteriosa bassa, acidosi e ipoglicemia

Nel caso in cui il coma etilico si protragga per molto tempo, si può avere la morte del soggetto. 

Vi sono poi dei segnali che indicano che il soggetto sta per entrare in coma etilico e che ha in corso, comunque, una grave intossicazione da alcol. Fra questi abbiamo il vomito, ipotermia e disidratazione, ma anche sintomi a livello psichico come confusione mentale e difficoltà nel coordinare i movimenti.

Cosa fare in caso di coma etilico?

Se si sospetta che un soggetto, dopo aver bevuto ingenti quantità di alcol, stia per entrare in coma etilico, è necessario intervenire repentinamente per evitare conseguenze più gravi che, in alcuni casi, possono portare alla morte. Il pronto soccorso medico, quindi, è la prima misura da adottare in caso si sospetti un coma etilico. 

Vi sono poi altri accorgimenti da adottare nell'attesa dei soccorsi. In particolare, si consiglia di distendere il soggetto su un fianco e coprirlo in modo da combattere l'ipotermia, che è sintomo collaterale dell'intossicazione da alcol. 

La cosa importante da ricordare è che non vi sono rimedi casalinghi per contrastare gli effetti del coma etilico, ma è necessario l'intervento di personale specializzato. 

Se il soggetto è stato soccorso per tempo e non ha, quindi, ancora raggiunto il coma etilico, si può fare una lavanda gastrica per evitare che i sintomi peggiorino. 

I trattamenti ospedalieri che vengono fatti nel paziente in coma etilico, invece, sono l'intubazione per favorire la respirazione del soggetto con il controllo delle vie aeree, ma anche la somministrazione di una soluzione tampone, come il bicarbonato di sodio, per contrastare l'acidosi, e di soluzioni saline per risolvere il problema della disidratazione. 

Per via endovenosa possono essere iniettate soluzioni a base di metadoxina e acido piroglutammico, insieme al glucosio. Tutte queste molecole vanno ad accelerare la velocità con cui l'etanolo viene metabolizzato. L'uso di glutatione può, invece, essere utile per contrastare i danni al fegato. 

Cosa succede dopo il coma etilico?

Dopo che un soggetto ha avuto il coma etilico, possono essere riportati dei danni permanenti o meno, a carico di diversi organi e apparati. Primo fra tutti il fegato, soprattutto in caso di abuso cronico di alcol, ma anche l'apparato respiratorio, nervoso e cardiocircolatorio. 

Dopo il coma etilico, quindi, i pazienti dovranno continuare a seguire specifiche terapie, anche alimentari, per un periodo di tempo proporzionale alla gravità dei danni riportati.

 

 

 

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