Chi più spende meglio mangia?

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Chiedo scusa per il disturbo per un'informazione che può sembrare sciocca ma, da consumatore, vorrei sapere che cosa compro e in particolare non ho trovato nessuno che sappia rispondere a questa domanda: CHE COSA HA DI DIVERSO IL BRANZINO DI ORBETELLO, al punto che viene ritenuto il migliore e naturalmente il più costoso? perchè quando lo acquisto costa più del doppio degli altri branzini? Chi dice le modalità di allevamento, chi dice la taglia, chi dice che gli allevamenti a orbetello sono completamente marini e ciò ne aumenta le spese e il costo.....ecc... A chi posso chiedere? Grazie per qualsiasi tipo di informazione in proposito e saluti.

 

 

Il prezzo di un prodotto non dipende solamente dalla sua qualità organolettica, ma anche da altri fattori per esempio il rapporto domanda/offerta. Ci sono prodotti ottimi che non sono particolarmente ricercati e la cui domanda è ridotta rispetto all'offerta, e questo consente di limitare i costi. Altri prodotti sono nella norma, ma costano tanto perché la

domanda è molto alta. A volte capita che produzioni basse costringano i produttori a prezzi alti. Probabilmente è il caso dei branzini di Orbetello. L'allevamento, infatti, anche se fatto in mare e con tutte le attenzioni alla qualità del caso, di certo non ne giustifica il prezzo doppio.

La spigola, o branzino, è uno dei pesci più ricercati dal mercato, di conseguenza uno dei più allevati, e anche uno dei più costosi. Il problema che sollevi è molto importante, nella gestione dell'economia domestica: fino a che punto vale la pena spendere di più per un tipo di alimento?

 

 

Il mio approccio è questo:

  1. non transigere sulla salubrità;
  2. accettare un costo superiore solamente se la maggior qualità è percepibile.

Due importanti precisazioni.

Il punto 1 è quello che cercano di seguire un po' tutti, il problema è che in pochi sanno riconoscere la salubrità di un prodotto. Per esempio, in quanti mangiano cibi contenenti grassi idrogenati? In quanti mangiano sanissima bresaola con nitriti? Inoltre, in alcuni casi ci troviamo di fronte ad alimenti a rischio, ma il cui rischio è difficilmente quantificabile, come la carne. Le carni più a rischio, a mio parere, sono quelle di pollo e di vitello, che non acquisto mai se la fonte non è sicura, ovvero direttamente dal produttore o da chi mi garantisce che l'animale è stato nutrito adeguatamente. In genere compro polli Esselunga Naturama, che cucino arrosto e trovo ottimi. Ritengo la salubrità di questi polli superiore al "minimo sindacale".

 

 

Veniamo alla precisazione sul punto 2.

Giovedì scorso ho acquistato 3 polli da un'azienda che ho conosciuto al Sana di Bologna: la prossima settimana ne cucinerò uno, insieme a un pollo Naturama, valuterò la differenza e deciderò se vale la pena di spendere due volte tanto per quel pollo ruspante. Il fatto di cucinarli insieme è importantissimo, poiché il nostro senso del gusto è influenzato da mille fattori e sarebbe una grossa presunzione pensare di poter fare un confronto a distanza di tempo. Tu puoi fare lo stesso con il branzino di Orbetello, confrontato con un normale branzino di allevamento italiano. E, aggiungo, se il costo è simile a quello di un branzino selvatico... Confrontalo pure con quello!

Ultima precisazione riguardo il punto due: il potere di discriminare un cibo di qualità superiore dipende dalla nostra esperienza, cioè da quanto siamo esperti nella valutazione della qualità di quel cibo. Se non mangio mai pesce e mi dai il branzino più buono del mondo, per me quello potrà essere buono, ma non potrò mai riconoscerne l'eccezionalità perché non ho termini di paragone. Così, non ha molto senso spendere un sacco di soldi per cibi che non si riescono a "capire". Io non trovo una gran differenza tra una bottiglia di vino da 10 euro e una da 50: per me il limite massimo di spesa per una bottiglia di vino è 10 euro. Tuttavia, questa estate, a Sauternes, di fronte a un prodotto che ho assaggiato di fianco ad altri due e ho ritenuto eccezionale, ho speso 45 euro per una bottiglia di questo vino passito. Ma sono cosciente del fatto che, quando la aprirò, potrei non ritrovare quella eccezionalità e rimanere deluso dal rapporto qualità/prezzo...

 

 

 

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