Fiori di Bach: la cura placebo per le emozioni

Fiori di Bach: cosa sono e storia della loro origine

I fiori di Bach sono utilizzati per una terapia, definita floriterapia o terapia dei fiori di Bach, usata nell'ambito della medicina alternativa

 

 

Questa terapia è stata ideata da un medico britannico, Edward Bach, che era anche un omeopata e batteriologo. Nei primi del '900, in seguito alla sua esperienza come medico in un pronto soccorso londinese, iniziò ad avere dubbi sulla reale efficacia dei protocolli della medicina ufficiale, ancora acerba in quel periodo e che spesso non gli dava i risultati attesi. 

Iniziò, quindi, a formulare idee che derivano in parte dalla psicosomatica, e si rese conto che i diversi pazienti reagiscono in modo diverso alle cure. Questa reazione sembra essere dipendente dalle caratteristiche psichiche della persona, nonchè dalla sua storia di vita. La malattia, quindi, viene vista da Bach e dai suoi sostenitori, come sintomo di un disagio psicologico profondo: sarebbe, quindi, una dimostrazione esteriore e fisica degli squilibri emotivi tra i desideri e la parte razionale di un soggetto. In quest'ottica, la malattia non viene vista da Bach e seguaci come un qualcosa avente causa materiale, ma come lo stadio finale di un processo che avviene nella profondità della persona. Di conseguenza, portando alla guarigione della mente, il corpo verrà curato. 

 

 

Secondo Bach, ogni fiore ha un'energia ed emette una vibrazione diversa, a cui corrisponde una frequenza specifica con cui si esplica l'azione terapeutica.

Secondo Bach, la terapia con i fiori doveva essere priva di effetti collaterali e facilmente accessibile a tutti sotto forma di auto-somministrazione, in quanto tutti erano ritenuti in grado di effettuare una diagnosi ed applicare una cura. 

Traendo spunto da diversi studi, fra cui le teorie di Freud sulla psiche umana, andò ad ideare un sistema terapeutico che si basa su essenze estratte dal mondo vegetale, che sono appunto i fiori di Bach. 

Bach andò anche ad individuare 12 diversi tipi di personalità, che distinse basandosi sulle caratteristiche della flora batterica intestinale e sui comportamenti tipici delle varie personalità. Ognuna di queste ha un carattere ben preciso, con caratteristiche positive e negative, a cui corrispondono i 12 fiori guaritori. Secondo Bach, ogni soggetto appartenente ad una personalità ha compiti bene delineati che deve portare a termine in modo specifico. Se non ci si attiene alla propria personalità, allora si hanno squilibri e si sviluppa la malattia. 

Fiori di Bach: produzione e tipologie

L'elenco dei fiori di Bach consta di 38 diversi tipi, che Bach stesso aveva suddiviso in 3 categorie: guaritori, aiuti e assistenti. Ogni fiore corrisponde ad un'emozione. Le vibrazioni prodotte da ciascun fiore sono in grado di trasformare l'energia negativa di un soggetto in un'accezione positiva. L'emozione, quindi, non viene eliminata ma convertita in una con un tratto diverso. In seguito a questa conversione si ha come conseguenza anche la risoluzione della malattia fisica. 

Tra i fiori della categoria "guaritori", in tutto 12, abbiamo ad esempio la Cicoria comune, indicata per chi ama in modo possessivo, oppure la Verbena, per chi ha un forte senso di giustizia. 

Tra quelli definiti come "aiuti", che sono 7, abbiamo l'Olivo, dedicato a chi ha stanchezza fisica e mentale, oppure la Quercia, per chi lavora molto e non si arrende mai. 

 

 

Tra i fiori "assistenti", in tutto 19, troviamo il Castagno dolce, dedicato a chi ha forte ansia e vive in ambienti ricchi di distruzione. Altro esempio è il Pino silvestre, per chi ha forti sensi di colpa, oppure la Senape selvatica per chi si sente infelice e non ne capisce il motivo. 

Oltre alla suddivisione in queste 3 categorie, Bach aveva catalogato i fiori in base agli stati d'animo che erano in grado di alleviare. Questa suddivisione, ancora oggi molto usata, andava a riconoscere 7 diversi tipi di fiori e quindi emozioni: paura, incertezza, scarso interesse verso l'attualità, solitudine, ipersensibilità alle idee ed influenze, disperazione, eccessiva preoccupazione verso il benessere dell'altro. 

La modalità di raccolta dei fiori è importante al fine della buona riuscita della produzione dell'essenza. Essi devono essere raccolti la mattina e in luoghi in cui sono numerosi e vanno tagliati con le forbici pulite. Successivamente vanno messi in un piatto. 

Per l'estrazione di queste essenze, Bach usò due diversi metodi. Il primo consisteva nel lasciar macerare al sole i fiori all'interno di una ciotola con acqua. La seconda modalità di produzione consisteva nel bollire i fiori. In ogni caso, il liquido che si otteneva veniva chiamato "tintura madre" e veniva conservato diluito in sostanze alcoliche come il brandy

Nei tempi moderni, i fiori di Bach sono ancora venduti, in alcuni casi anche in farmacia, ma non si trova in vendita la tintura madre, bensì l'essenza già diluita nel brandy. 

Talvolta, si possono miscelare più fiori insieme in modo da ottenere un effetto specifico che si valuta in base al soggetto. Inoltre, Bach aveva formulato una miscela di 5 diversi fiori, definita Rescue Remedy, che può essere usata in situazioni di forte emergenza, come eccessivo stress, attacchi di panico, svenimenti e così via. Questa miscela, oltre che nella classica somministrazione orale, può essere applicata sui polsi e sulle tempie. Proprio per questo viene prodotta non solo la formulazione liquida della miscela, ma anche quella in crema o in compresse. 

A cosa servono i fiori di Bach?

I fiori di Bach vengono consigliati o prescritti per curare l'alterazione emotiva che potrebbe essere causa di sintomi fisici differenti e quindi di una malattia. In generale, quindi, i fautori di questa tecnica ritengono che essi siano in grado di curare disturbi che coinvolgono le emozioni e la personalità. 

In particolare, i fiori di Bach vengono usati spesso contro l'ansia, stress e insonnia, ma anche per attenuare i dolori mestruali e le allergie

I fiori di Bach sono usati anche nell'ambito dell'aromaterapia, sopratutto in seguito all'uso proposto in questo ambito da Dietmar Kramer, un medico esoterista. 

Fiori di Bach: funzionano?

Diversi utilizzatori dei fiori di Bach forniscono opinioni positive circa il loro effetto, ma nell'ambito scientifico i risultati ottenuti sono ben diversi.

In realtà, sono numerosi gli studi clinici, e scientifici in generale, che affermano come i fiori di Bach abbiano un effetto puramente placebo

Nel 2002, una review scientifica è andata ad analizzare diversi studi sui fiori di Bach e sui loro effetti terapeutici. Gli autori hanno visto che gli studi in merito sono pochi e non sono condotti con rigore scientifico, sopratutto per quanto riguarda la scelta dei campioni. Per questo motivo, hanno concluso che non si possa ritenere confermata l'efficacia di questa terapia. 

In tempi successivi, altri autori hanno pubblicato lo stesso tipo di articolo, andando a riscontrare un'eccessiva personalizzazione delle dosi di fiori di Bach ed inoltre anche un'eccessiva diluizione del principio attivo testato, negli studi che volevano dimostrarne l'efficacia. Anche in questo caso, gli autori hanno visto che molti dei risultati degli studi che dimostravano un effetto positivo dei fiori di Bach contro le malattie, sono in realtà dovuti ad un effetto placebo. 

In aggiunta, altre pubblicazioni scientifiche hanno analizzato gli studi effettuati in merito ai fiori di Bach, confermando errori nel metodo di ricerca, con scarso valore scientifico, e una parzialità nell'interpretazione e nella conduzione dello studio. 

Vi sono però anche degli studi sui fiori di Bach condotti secondo metodo scientifico. Un esempio è una ricerca clinica condotta agli inizi degli anni Duemila, in cui sono stati testati diversi individui sottoposti o meno ai fiori di Bach per la cura dell'ansia. Dai risultati ottenuti, si è visto che gli effetti di questo tipo di terapia sono solo placebo, perchè non si hanno differenze tra i risultati ottenuti nel gruppo di controllo e in quello trattato. 

Uno studio del 2005 ha valutato l'effetto dei fiori di Bach in bambini con disturbo da deficit di attenzione ed iperattività (DDAI) diagnosticato. Anche in questo caso, i risultati positivi di questa terapia alternativa sono risultati solo riconducibili ad un effetto placebo. 

In conclusione, possiamo dire che l'effetto positivo riscontrato da molti utilizzatori dei fiori di Bach è solo momentaneo ed è dovuto alla fiducia che il consumatore spesso ripone in questi rimedi. Questo non deve però essere confuso con la risoluzione del problema, ossia la guarigione dalla malattia.

 

 

 

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