Nel nostro database degli alimenti sono riportati spesso i valori nutrizionali degli alimenti crudi e degli stessi alimenti cotti.
Tali risultati sono diversi tra loro, a volte clamorosamente diversi, è il caso dei finocchi, che hanno 9 kcal da crudi e 25 da cotti (bolliti in acqua non salata).
Il perché di questa differenza è semplicemente dovuto al quantitativo di acqua, che contiene zero calorie ma è in grado di modificare (e di molto) la densità calorica e quindi le calorie per 100 g di un alimento.
La cottura è in grado di modificare la quantità di acqua contenuta negli alimenti: alcun alimenti assorbono acqua in cottura diventando più pesanti a parità di calorie, e quindi diminuendo la propria densità calorica.
È il caso della pasta: 100 g di pasta cruda diventano 200 g da cotta, e la densità calorica viene dimezzata, passando da 350 kcal per 100 g a 350 kcal per 200 g, ovvero 175 kcal per 100 g.
Altri alimenti, come moltissime verdure, contengono molta acqua da crude e cedono una parte di questa acqua durante la cottura, aumentando la propria densità calorica: è il caso dei finocchi, dei funghi, ecc.
Il calcolo delle calorie andrebbe sempre effettuato in base al peso del cibo crudo, per evitare di fare confusione e perché è più facile pesare un alimento crudo, prima di cuocerlo e quindi di mischiarlo ad altri alimenti.
La cottura non aumenta tale valore assoluto, poiché al massimo fa aumentare la quantità di acqua degli alimenti.
Come abbiamo visto la cottura non aumenta le calorie di un alimento, ma modifica la sua densità calorica. Questo fatto è importante, poiché modificare le calorie per 100 g di un alimento significa modificarne l'indice di sazietà.
Preparare pietanze sazianti è una caratteristica fondamentale in un regime alimentare corretto, quindi è molto utile conoscere quali alimenti perdono più o meno acqua in cottura, riducendo di conseguenza il proprio indice di sazietà. Questo dato è uno dei punti chiave da conoscere per chi vuole imparare a cucinare Sì.
Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
Recentemente si è sentito molto parlare delle proprietà nutraceutiche dell’olio di oliva: scopriamo cosa significa e dove trovare l'olio nutraceutico.
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