Valori nutrizionali dei funghi
I funghi pioppini (Agrocybe aegerita) sono una tipologia di funghi di bosco commestibili da non confondere con i chiodini dall'aspetto simile. In Italia i pioppini sono conosciuti anche come piopparelli, e con tanti altri nomi dialettali quali alberela, malagna, chiuvetielli...
I pioppini crescono su terreni lignicoli, non sulla terra, ma su tronchi e ceppi di alcune specie di latifoglie, soprattutto su olmi, pioppi e salici. Possono nascere sia alla base dell'albero sia ad alcuni metri di altezza nelle fessure naturali della corteccia.
Si possono anche coltivare facilmente a cielo aperto, strofinando le lamelle di un esemplare maturo su un ceppo di legno (preferibilmente di pioppo) che sia alto almeno 20 cm, coprendo con uno strato di terriccio e innaffiando di tanto in tanto.
In una decina di mesi compariranno i primi carpofori che continueranno a spuntare ad intervalli regolari fino ad esaurimento delle sostanze nutritive del legno.
La stagione di crescita dei pioppini va dalla primavera all'autunno inoltrato.
Il cappello è emisferico negli esemplari giovani poi si fa via via più convesso e piano man mano che raggiungono la maturazione. La cuticola è liscia, asciutta e spesso areolata.
Il colore va dal bruno-fulvo al nocciola e il diametro varia da 3 a 10 cm. Le lamelle sono molto fitte, ineguali, con bordo seghettato, di un colore pallido. Il gambo è cilindrico, slanciato e sottile, di color bianco-crema, può raggiungere un'altezza massima di 12 cm.
I pioppini sono considerati funghi di ottim a qualità e possono essere ottimamente conservati sott'olio. La loro carne è bianca, compatta, con odore e sapore gradevoli.
Attenzione a non confondere i pioppini con due specie tossiche: la Hypholoma fasciculare e la Hypholoma sublateritium: il primo, detto anche zolfino o falso chiodino, si distingue per avere il cappello di un colore giallo-aranciato molto intenso, mentre il secondo si differenzia per la colorazione rosso-mattone. Entrambi i due Hypholoma producono intossicazioni gastrointestinali anche gravi.
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