Il Lofio, (dal greco lòphion = piccola cresta), fa parte del genere degli Osteitti Loliformi, ascritto alla famiglia Lofidi e diffuso con diverse specie in quasi tutti i mari. Nel mar Mediterraneo, comprese le acque italiane, sono presenti 2 specie, delle quali la più nota è la rana pescatrice (L. piscatorius).
È un pesce di notevoli dimensioni, che misura di norma circa 1 m di lunghezza, ma che in casi eccezionali arriva fino a 2 m.
La rana pescatrice ha un aspetto orrido, con corpo depresso nella parte anteriore, con testa enorme, larga e molto appiattita, con occhi larghi e rivolti verso l'alto. Il muso è corto e termina con una bocca enorme con denti conici e un po' ricurvi. Sul muso, lungo la linea mediana, vi sono 6 raggi spinosi 3 davanti più lunghi e 3 dietro. La mascella anteriore è prominente rispetto a quella superiore.
La rana pescatrice presenta una colorazione bruno-olivastra o violacea sul dorso e bianca nel ventre; le pinne sono orlate di scuro. Il primo raggio della pinna dorsale è estremamente sviluppato.
Valori nutrizionali della rana pescatrice
La rana pescatrice frequenta i fondali sabbiosi o fangosi sia costieri che di alto mare, spingendosi a profondità di qualche centinaio di metri. Adagiate sul fondo, grazie alle pinne pettorali, tendono a creare un avvallamento attendendo nascoste la preda, pronte ad afferrarle con l'enorme bocca oppure si spostano lentamente fra la vegetazione subacquea, pronte a balzare addosso alle vittime.
Si dice che per attirare le prede, la rana pescatrice muova lentamente il primo raggio spinoso posto sopra la bocca e dal quale pende un lembo membranoso che fa da esca. È proprio da questa abitudine, tra l'altro non documentata, che si giustifica l'appellativo di ''pescatrice'' con il quale la specie è nota.
La rana pescatrice, per il suo orribile aspetto, è chiamata anche diavolo di mare o rospo o lamia.
Ha carni molto pregiate. Sui mercati viene venduto già privo dell'enorme testa e, poiché il suo tronco è simile per forma ad una coda, il pesce è commercialmente più noto come ''coda di rospo''.
La coda di rospo nel mar Mediterraneo si pesca soprattutto con la rete da traino, ma la sua cattura non risulta difficile anche tramite palangari o lenze di fondo, visto che la rana pescatrice ha l'abitudine di adagiarsi comodamente sui fondali marini aspettando pazientemente la preda.
La coda di rospo offre un tipo di carne magra e ricca di sali minerali, in particolare di potassio, fosforo e sodio. Essendo piuttosto magra, non può essere considerata una fonte interessante di omega 3.
La coda di rospo ha una carne soda e compatta rispetto agli altri pesci, dal gusto tendenzialmente delicato, ma comunque legato alle zona di provenienza: quella pescata in Sicilia ad esempio ha una carne dalla consistenza meno soda rispetto a quella dell'Adriatico e con un leggero aroma di fango.
Per essere sicuri di comprare un pesce fresco è bene acquistare la rana pescatrice intera, anche con la testa, che può essere usata per cucinare un'ottima zuppa o un fumetto (brodo) di pesce.
Varie sono le ricette da sperimentare con la rana pescatrice, buona in padella o al forno, abbinando ad essa tutti i sapori tipici del Mediterraneo come olive, capperi e pomodori pachino.
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