Il dragoncello è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle composite. Originario della Russia, si pensa che il drangoncello venne portato in Toscana da Carlo Magno.
Il fusto forma cespugli che raggiungono il metro di altezza, le foglie hanno estremità appuntite, mentre i fiori sono verdi-giallastri. Il drangoncello deve il suo nome alla forma del cespuglio, che ricorda quella di un drago.
Il drangoncello produce di rado semi fertili dunque generalmente viene riprodotto per divisione dei cespi e per talea. Ama i luoghi soleggiati e i terreni sabbiosi e fertili.
Il dragoncello russo (Artemisia dracunculoides) può essere coltivato con successo anche in Italia partendo dai semi.
La raccolta si fa in primavera, bisogna staccare foglioline e steli freschi che possono essere congelati e usati freschi, oppure messi in infusione nell'aceto producendo l’aceto di dragoncello. In commercio esistono varietà di drangoncello ornamentali, completamente prive di profumo.
Il dragoncello è un'erba aromatica tipica della cucina francese. Ha un aroma che ricorda quello della menta e del prezzemolo. Viene usato sulle uova, la carne e il pesce, nelle senapi e anche per aromatizzare l'aceto.
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