Il nasturtium oficinalis, chiamato volgarmente crescione d'acqua, è una pianta appartenente alla famiglia delle Crocifere.
Come ci suggerisce il nome, il crescione è una pianta che cresce spontanea vicino a corsi d'acqua, ruscelli, fossi o terreni boschivi umidi, e prima di raccoglierla bisogna assicurarsi che il corso d'acqua vicino al quale è cresciuta sia pulito.
Il termine latino "nasturtium", invece, fa riferimento al suo odore acre che "fa storcere il naso", appunto.
In Italia è molto diffuso in tutte le regioni. Esiste anche un'altra varietà di crescione, il cardamine pratensis, o crescione dei prati, dato che sorge spontaneo e selvatico nei prati soleggiati, ma è molto più raro ed in Italia si trova solamente nelle zone alpine.
La pianta del crescione è alta all'incirca 60 cm, ha foglie ovali piccoline che ricordano quelle della valierana e fiori bianchi dai 4 petali.
Il crescione è conosciuto anhe come "l'erba che guarisce", in quanto ha proprietà benefiche soprattutto per le vie respiratorie, è balsamico ed espettorante, ma è anche diuretico e depurativo.
Del crescione si consumano le foglioline fresche appena raccolte, normalmente in estate. Vengono di solito usate per aromatizzare le insalate, i primi piatti, le salse o i formaggi freschi. In Francia è molto apprezzato e viene usato soprattutto per la produzione di burro alle erbe. In Italia è meno apprezzato dato il suo sapore molto piccante e acre.
Va consumato con moderazione in quanto possono presentarsi dei lievi casi di cistalgia.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
L'arrivo dell'estate porta con sé una serie di cambiamenti e aspettative. Tra questi, la cosiddetta "prova costume" è uno dei momenti più temuti da molte persone.
La pianificazione della spesa, l’attenzione alle etichette nutrizionali e la scelta di prodotti freschi e non trasformati sono elementi chiave per una dieta equilibrata.
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