Con il termine smoothie si indica un particolare dolce di tradizione statunitense composto da un frullato di frutta a cui vengono aggiunti dei latticini, gelato o yogurt, e del ghiaccio.
Lo smoothie, quindi, è molto simile al frappè italiano e solo negli ultimi anni sta prendendo piede in Italia, soprattutto dopo che l'Algida nel 2007 ha lanciato il Solero Smoothie, a base di banana e fragola o banana e mora.
Lo smoothie ha la particolarità di essere preparato con tanti tipi di frutta fresca diversi abbinati tra loro, solitamente viene consumato in estate come snack o come sostitutivo del pranzo ed è facile da preparare anche in casa.
Oltre alla frutta fresca, ai latticini e al ghiaccio si possono aggiungere anche il cioccolato, il burro di arachidi, la vaniglia, la cannella, il miele, il caffè e chi più ne ha più ne metta: preparare uno smoothie è divertente e creativo, scegliendo bene gli ingredienti, inoltre, si può creare uno smoothie naturale e salutare, adatto alla Cucina Sì.
Lo smoothie è nato negli anni Quaranta negli USA, quando la sua ricetta apparì per la prima volta nel catalogo delle istruzioni di come usare il Blender (un mixer da cucina) commercializzato da Waring Blendor. Il termine "smooth" veniva usato allora comunemente per indicare qualsiasi composto ottenuto con un mixer, e in italiano potremmo tradurlo con gli aggettivi "cremoso", "vellutato", "ben amalgamato".
Con gli anni Sessanta la popolarità degli smoothies divenne sempre più grande, soprattutto tra i vegetariani, i macrobiotici e i vegani che utilizzavano molto il mixer per frullare i loro cibi, non solo frutta, ma anche verdura.
Gli smoothies erano una bevanda molto in voga anche tra gli hippy degli anni Settanta, e così via ogni decennio ha visto gli smoothies protagonisti negli USA come moda dei gruppi più disparati, sportivi e amanti del fitness inclusi.
Oggi lo smoothie è una bevanda molto popolare sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo, dove stanno proliferando gli "Smoothie bar" a tema, dove tutto è passato al frullatore e il metodo smoothie si usa anche per fare cocktail.
Anche la cucina mediorientale fa largo uso degli smoothie, si pensi ad esempio allo sharbat indiano, un frullato a base di yogurt, miele e frutta fresca, o al tota puri mango, un frullato di mango, ghiaccio e zucchero di canna.
In USA lo smoothie si trova anche al supermercato già confezionato in bottiglie di plastica o in contenitori tetrapak, come bevanda analcolica.
Come già accennato il mondo degli smoothies è vastissimo, possono essere preparati con gli ingredienti più disparati, frutti più o meno esotici, ortaggi quali carote, cetrioli, pomodori, yogurt o gelato, latte di soia, tofu etc...
In questa ricetta propongo una versione estiva di un classico smoothie alla frutta, comunque ricordo che non esistono regole codificate per prepararli, basta munirsi di un frullatore e giocare di fantasia!
Sbucciare le pesche e le albicocche, togliere il torsolo e farle a pezzetti. Mettere la frutta, lo yogurt, il succo e la buccia grattugiata del lime e le foglioline di menta in un frullatore e azionare per qualche minuto, fino a che non si otterrà un composto omogeneo e cremoso. Versare nei bicchieri tre ghiaccioli, lo smoothie e, infine, decorare con una cannuccia. Volendo si può preparare lo smoothie in anticipo e poi tenerlo in frigorifero prima di servirlo.
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