Il violino di capra è sicuramente il salume ottenuto dalle carni di capra più famoso in Italia.
Viene prodotto in Lombardia, in particolare nella Valchiavenna e nella Valle Spluga, in provincia di Sondrio, stagionado la coscia e la spalla della capra, le quali, insieme, somigliano veramente ad un violino, da cui il nome, con la zampa che funge da manico e la spalla da cassa.
Inoltre, la tradizione vuole che, per accentuare la somiglianza con un violino, questo salume venga "suonato", seguendo cioè un rito in cui ogni commensale se lo appoggia sulla spalla e lo taglia muovendo il coltello come fosse un archetto.
Il violino di capra è, localmente, il salume delle grandi occasioni che, custodito gelosamente in cantina, viene consumato durante il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno.
La sua produzione è limitatissima, basata quasi esclusivamente su una lavorazione familiare, eccezion fatta per tre piccoli produttori-artigiani della zona di Sondrio che commercializzano il violino di capra.
Slow Food ha istituito un presidio di tutela per il violino di capra della Valchiavenna con lo scopo di difendere questa tradizione salumiera e di portarla a conoscenza anche al di fuori della limitata zona di produzione. I tre produttori riuniti sotto il presidio devono fare in modo di rispettare alcune regole fondamentali durante la produzione del violino di capra:
Una volta pronto, il violino di capra va gustato a fette con del pane come antipasto, il suo sapore è delicato ed aromatico, ricorda le erbe alpine, ma anche l'alloro e il rosmarino.
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Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
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