Il Nespolo (Mespilus germanica) e' una pianta arborea o arbustiva appartenente alla famiglia delle rosacee.
Spinosa allo stato selvatico, puo' raggiungere gli otto metri di altezza con rami contorti e foglie lanceolate, fiori bianchi e frutti commestibili (le nespole). Viene coltivata in tutti i paesi a clima continentale, essendo una pianta decorativa, è facile vederla nei giardini.
I frutti vengono colti nel tardo autunno, ma prima di essere consumati devono rimanere per lungo tempo a maturare in ambiente adatto (per esempio nella paglia), di solito fino a gennaio-febbraio.
La nespola era già conosciuta in epoca romana ed ebbe la massima diffusione nel Medio Evo, quando veniva utilizzata come rimedio per molteplici disturbi, grazie ai suoi componenti: tannino, sostanze peptiche, vari acidi organici (malico, acetico, citrico, formico e tartarico), zuccheri e vitamina C.
Con limporsi di attività agricole più redditizie si cominciò a trascurare le piante che non avevano un preciso interesse economico cosiì il nespolo si trovò sempre meno nei frutteti, mentre continuò ad avere il suo posto nellhortus conclusus dei conventi, dove veniva impiegato per produrre gli elisir e i tonificanti che caratterizzavano la produzione delle erboristerie dei monasteri e delle abbazie.
La nespola comune ha una polpa bianco-rosata, compatta al momento della raccolta, che diventa morbida e di colore giallo-arancio intenso dopo varie settimane, con la maturazione. Tanto piu' il frutto e' acerbo tanto maggiore e' la quantita' di tannini, molecole ad azione antiossidante, che danno la sensazione di asciutto in bocca e provocano un effetto astringente sullintestino. Al contrario, nel frutto maturo i tannini si trasformano in zuccheri e il frutto diventa un blando lassativo.
La nespola contiene anche discrete quantita' di acido formico e acetico, che determinano il gusto acidulo, oltre a fibra alimentare solubile.
Calorie e valori nutrizionali delle nespole
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