Il Mango (Mangifera indica) è una pianta di origine indiana, appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae. Il nome "mango" in italiano deriva dal termine indiano "tamil maangai".
Coltivato in quasi tutti i paesi tropicali (Brasile, Sud Africa, Perù, Venezuela, Costa d'Avorio e altri paesi dell'Africa Occidentale, Israele, Porto Rico) è uno dei frutti tropicali più diffusi nei paesi occidentali: grazie al fatto che le stagioni di raccolta nei vari paesi si presentano in diversi momenti, il mango è disponibile tutto l'anno nei banchi dei supermercati e dei fruttivendoli.
L'albero del mango è un sempreverde, alto fino a 40 metri e con una chioma che può arrivare a 10 mteri di ampiezza.
I fiori del mango sono di colore bianco-rosato e hanno un odore molto simile a quello del muchetto.
La buccia del frutto del mango può avere diversi colori: dal verde quasi uniforme, al giallo, al rosso scuro, oppure una combinazione di questi colori.
La polpa del mango, di colore giallo intenso, tendente all'arancio, si presenta, nel frutto al giusto grado di maturazione, compatta, ricca di succo e profumata. Il nocciolo è appiattito e piuttosto duro, aderente alla polpa, e presenta all'interfaccia della polpa alcuni filamenti, che possono incastrarsi tra i denti diventando fastidiosi.
Le varietà di mango più apprezzate e commercializzate in Italia sono Tommy Atkins, Haden, Kent, Keitt e altre), si trovano in genere in pezzature intorno ai 300 g, molto uniformi tanto che quasi ovunque vengono vendute al pezzo e non al kg.
Calorie e valori nutrizionali del mango
Il mango va consumato quando la polpa inizia ad ammorbidirsi: in questa fase della maturazione sprigiona tutti gli aromi e la sua dolcezza. Tuttavia, anche quando è ancora sodo e croccante, se il frutto di partenza è di buona qualità, può risultare piacevole per coloro che amano frutti croccanti e aciduli.
Il mango va conservato a temperatura ambiente finché non si ammorbidisce, è meglio non conservarlo al fresco, poiché potrebbe deteriorarsi. Per consumare il mango bisogna pelarlo con un pelapatate o un coltello, poi lo si affetta dai lati in cui il nocciolo è piatto.
Nei paesi orientali è l'elemento principale dei chutney, una salsa agro-dolce-piccante utilizzata per condire la carne e il pesce.
Si sposa bene anche con le insalate, magari a base di valeriana e rucola, e con le tartare sia di carne che di pesce.
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