La salvastrella è chiamata anche pimpinella, ma il suo nome scientifico è sanguisorba officinalis, letteralmente "assorbente del sangue", termine che si è guadagnata per le sue proprietà antiemorragiche, in passato, infatti, veniva usata per curare le piaghe o le ferite sanguinolente.
Questa pianta è originaria del Nord dei tre continenti Europa, Asia e America, poichè vive in climi temperati freddi, è in grado di sopportare temperature al di sotto dello zero e predilige terreni freschi e rocciosi.
In Italia è diffusa nelle zone alpine fino ad altitudini di 2000 metri.
Si presenta come una pianta rizomatosa, con fusti eretti alti circa un metro, foglioline piccole e oblunghe dai bordi seghettati e fiori di forma ovale o tondeggiante di colore rosso porpora. La fioritura della salvastrella avviene da maggio ad agosto.
Della salvastrella si utilizzano foglie e radici. Le prime si consumano fresche e sono impiegate per lo più in cucina per insaporire insalate, minestre, zuppe o formaggi; il loro sapore ricorda un pò quello del cetriolo. Oppure in erboristeria per preparare infusi contro la pelle secca, le piaghe, le scottature, le ulcere.
La radice, invece, viene usata come foraggio per il bestiame o, se preparata in decotti, contro le emorroidi.
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