Il dado da brodo o dado da cucina è un prodotto utilizzato per preparare in modo veloce il brodo di carne o vegetale. In teoria sarebbe un ingrediente molto utile nell'ottica di una cucina veloce e salutistica come la cucina Sì, infatti il dado da brodo può essere considerato a tutti gli effetti un insaporitore ipocalorico.
Avversati dai puristi e dai gourmet, vengono pubblicizzati in modo piuttosto massiccio e colmo dei colmi, gli industriali sono riusciti anche a "corrompere" diversi cuochi di ristoranti affermati (potenza del denaro...) che dichiarano candidamente di usare il dado da brodo nelle loro preparazioni.
Il dado tradizionale di carne è una preparazione a base di sale e glutammato di sodio (50 - 60%), grassi vegetali idrogenati (15%), acqua, aromatizzanti vari e carne (3-5%). In un dado di circa 10 g, quindi troviamo ben 0,3 g di carne!
Come si può ben vedere dagli ingredienti, il dado di carne tradizionale è assolutamente un ingrediente da evitare, soprattutto per la presenza di grassi idrogenati e per il fatto che può essere quasi considerato una truffa: un prodotto a base di carne non può contenerne solo il 3%!
Inoltre (considerazione opinabile, visto che il gusto si abitua quasi a tutto) il dado conferisce ai piatti il suo tipico sapore, alterando il gusto naturale degli alimenti. E questo, si badi bene, non è causato dal glutammato come molti credono, ma dagli altri ingredienti scadenti!
Il glutammato in sè è un ingrediente del tutto simile al sale, come effetto sull'organismo e per la sua funzione di esaltatore di sapidità dei cibi.
Calorie e valori nutrizionali del dado da brodo
Esistono in commercio dadi "salutistici", senza glutammato, prodotti con ingredienti biologici, ecc. In realtà nè l'una nè l'altra caratteristica determinano la salubrità di un dado da brodo.
Un dado salutisticamente accettabile non deve contenere grassi idrogenati. Appurato questo fatto, un dado è tanto migliore quanto maggiore è la percentuale di carne in esso contenuta.
Il dado da brodo senza glutammato e senza grassi idrogenati rappresenta comunque una scelta discutibile in cucina, perché tende a insaporire artificialmente un piatto rendendo o troppo saporito (eccesso di sodio) oppure lo rende "finto" allontanando il nostro senso del gusto dal saper apprezzare il gusto naturale dei cibi.
Un sugo per la pasta, un risotto o uno spezzatino sono già ottimi se insaporiti in modo naturale, senza la necessità di pompare artificiosamente il loro sapore con il dado da brodo, un insaporitore generico, spesso addizionato con aromi non naturali, e non specifico della ricetta che stiamo preparando.
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