Il salsicciotto frentano è un insaccato di carne di suino con una peculiare forma parallelepipeda di origine antica, lo troviamo citato già nel Cinquecento come prodotto tipico della zona di Lanciano in Abruzzo. Oggi il salsicciotto viene prodotto in tutta l'area Frentana, il circondario di Lanciano, e in tutta la valle del fiume Sangro, dove viene chiamato in dialetto saiggicciott o sauccicciott.
Recentemente il salsicciotto frentano è diventato un presidio slow food, e viene prodotto secondo il metodo tradizionale da pochissimi norcini della zona che rispettano alcune regole di base istituite con il presidio: suini allevati localmente e alimentati naturalmente senza l'impiego di ogm, lavorazione tradizionale delle carni e assenza di nitriti nell'impasto, sono concessi solo nitrati in modiche quantità (0,15%).
Il salsicciotto frentano viene ottenuto da tagli nobili del suino: prosciutto, spalla, lombo e capocollo, più un massimo di 20% sul totale di parte grassa, va classificato, quindi, tra i salumi italiani più magri. Le carni vengono macinate a grana media e aromatizzate esclusivamente con sale e pepe nero, lasciato in grani interi oppure spaccati a metà, poi insaccate fino a formare un salame di circa 15 cm di lunghezza e 6 cm di diametro. A questo punto il salsicciotto viene lasciato riposare per 5-6 giorni, dopo i quali, quando è ancora fresco, viene sottoposto a pressatura, un procedimento durante il quale viene pressato da ogni lato con tavole di legno fino a fargli ottenere la sua forma caratteristica di parallelepipedo. Infine il salsicciotto frentano viene messo a stagionare da 1 a 3 mesi in locali con una temperatura di 12-14°C e poi conservato sott'olio o sotto strutto in barattoli di vetro con chiusura ermetica. Tradizionalmente il salsicciotto veniva servito a tavola nelle grandi occasioni, per i matrimoni o per altre cerimonie, come antipasto. Al gusto sicuramente spicca la nota di pepe che va ingentilita con un bicchiere di vino locale, ad esempio un Trebbiano d'Abruzzo o un Cerasuolo.
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