Per molti soggetti il controllo del peso corporeo è visto alla stregua del controllo della pressione o addirittura di un esame del sangue, per altri diventa una ossessione con controlli frequentissimi nell'arco della giornata che comportano tragedie se il peso aumenta anche solo di mezzo kg. Entrambi questi approcci sono negativi: vediamo allora quale deve essere il giusto rapporto con la bilancia.
La bilancia misura il nostro peso corporeo, e viene utilizzata come strumento per controllare che rimanga costante (se siamo in peso forma - scopri se sei in VERO peso forma) oppure che diminuisca (se siamo in sovrappeso e decidiamo di perdere peso).
I potenziali problemi nell'uso della bilancia nascono dal fatto che la perdita di peso si concretizza nell'arco di settimane, non di giorni. Dunque, bisogna evitare che oscillazioni in più o in meno influiscano sul nostro stato d'animo agendo come fattore demotivante, che mina la nostra determinazione nel perseguire il risultato. Lo stesso vale durante il mantenimento del peso forma: inutili allarmismi per un kg in più o in meno influenzano il nostro stato d'animo e quindi la nostra qualità di vita, spesso senza un reale fondamento.
In parole povere: dobbiamo imparare a decifrare quello che la bilancia ci dice senza diventare maniaci della bilancia.
La massa grassa varia lentamente. Durante una dieta si possono perdere da 0,5 a 2 kg la settimana, a seconda del grado di sovrappeso, dunque variazioni in più di 1-2 kg in un giorno non devono preoccupare (e variazioni in meno non devono esaltarci). Cerchiamo di capire perché queste variazioni possono avvenire.
Il nostro peso dipende da:
Di questi 7 addendi, i primi 2 rimangono costanti nel lungo periodo.
La massa muscolare può variare, ma più lentamente rispetto al grasso corporeo (salvo rari casi) e quindi possiamo considerarla costante.
La quantità di acqua nell'organismo può variare di molto, la differenza da un giorno all'altro può arrivare a 2 kg e dipende dall'equilibrio che si instaura tra l'acqua extracellulare e la quantità di sodio. Se assumiamo abitualmente molto sodio avremo una ritenzione idrica sempre elevata, se ne assumiamo poco avremo una quantità di liquido extracellulare vicina al minimo. Nel momento in cui assumiamo molto sodio (per esempio perché mangiamo una pizza) l'aumento di peso sarà tanto più elevato quanto più povera di sodio è la nostra dieta abituale.
Il contenuto intestinale ovviamente è in grado di modificare in modo fittizio il nostro peso corporeo. Se ci pesiamo prima e dopo un'abbuffata, il nostro peso aumenta di 2 o più kg (la quantità di cibo e liquidi che abbiamo ingerito). Per questo motivo bisognerebbe pesarsi al mattino, quando la condizione di riempimento gastrico è abbastanza costante. Tuttavia, se mangiamo più tardi o più del solito (ce ne accorgiamo perché al mattino abbiamo meno fame del solito) il peso può comunque essere più elevato, fino a 1 kg in più. In genere questo aumento fittizio rientra il giorno successivo (a meno di non ripetere l'esperienza del giorno prima).
Il glicogeno muscolare rappresenta la scorta di carboidrati che abbiamo nei muscoli e nel fegato. Durante una dieta e durante un'attività fisica intensa di durata superiore a 30-40 minuti, può diminuire molto con un dimagrimento fittizio fino a oltre 1 kg. Chi pratica un'attività fisica intensa ogni giorno deve aspettarsi un aumento di peso di almeno 500 g il giorno successivo a quello di riposo, se ha reintegrato correttamente tutti i carboidrati.
Innanzitutto rispondiamo alla domanda principale: quando pesarsi? Il peso conviene misurarlo al mattino, dopo aver urinato, oppure alla stessa ora del giorno (per esempio prima di cena).
Non esiste una frequenza ottimale, dipende dalla psicologia del soggetto. Se si va nel panico di fronte a un aumento di 500 g forse è meglio non pesarsi tutti i giorni, ancora meglio sarebbe imparare a controllare le proprie emozioni di fronte a un aumento di peso fittizio.
Diciamo che per tenere sotto controllo il peso sono sufficienti due pesate la settimana, evitando di pesarsi dopo giornate non standard dal punto di vista alimentare o sportivo, per elimianare la variabilità dovuta alle variazioni di peso fittizie.
Pesarsi più di frequente consente di comprendere le variazioni di peso fittizie in funzione del nostro stile di vita (come mangiamo e che attività fisica svolgiamo). Se questo viene vissuto come una occasione interessante per capire come funziona il nostro organismo e non come una ossessione, il controllo quotidiano del peso diventa una sana abitudine come quella di lavarsi i denti.
Gli integratori aiutano a fornire il giusto fabbisogno energetico e nutritivo, nell’ambito di un obiettivo da raggiungere o solo del mantenimento di una dieta corretta.
I prodotti dietetici: regolamentati da un decreto legge del 1992 sono però un'illusione.
La dieta per le gengive infiammate consiste in cibi e nutrienti che possono prevenire e rallentare l'infiammazione, bisogna inoltre evitare alcuni alimenti.
Negli ultimi anni si è assistito a un crescente interesse per mindfulness, una pratica che sarebbe alquanto riduttivo definire in poche parole.
L'uva è uno dei frutti più calorici in assoluto. Ma fa ingrassare? Dipende da quanto amiamo questo frutto!
I popcorn sono un cibo ipercalorico che tuttavia, a determinate condizioni, non solo non fanno ingrassare ma potrebbero addirittura far dimagrire!
Scopriamo che caratteristiche devono avere i cibi che non fanno ingrassare ma che saziano.
I fagioli fanno ingrassare? No, ma ovviamente dipende molto da come vengono cucinati.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Antifame: integratori e farmaci
Aumentare il metabolismo: mito o realtà?
Bere acqua fa dimagrire? L'opinione della scienza
Bere acqua aumenta il metabolismo?
Biologo nutrizionista: cosa fa, differenze col dietista
Costituzione robusta: un luogo comune da sfatare!
Dieta: abbassa il metabolismo?
Dietista: cosa fa, la laurea, differenze col biologo nutrizionista
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?