La ritenzione idrica è la bestia nera di moltissime donne che cercano di combattere contro la cellulite, uno dei problemi estetici più diffusi.
La dieta è un fattore importante nell'insorgenza della ritenzione idrica, anche se troppo spesso si sopravvalutano certi fattori poco influenti perdendo di vista quelli più importanti.
Come sempre, quando si parla di dieta corretta per questo o quel problema bisogna partire da un discorso squisitamente quantitativo, cioè la dieta deve apportare la giusta quantità di calorie per mantenere il soggetto in peso forma. Inutile bere litri di acqua povera di sodio o eliminare completamente il sale dalla tavola se poi si è in sovrappeso di 10 kg, e per questo ci si ritrova con la cellulite! Infatti non è la ritenzione idrica che causa la cellulite, ma prima di tutto il grasso in eccesso... Infatti dove non c'è grasso non c'è cellulite oppure c'è, ma non è esteticamente fastidiosa.
Dunque, prima di tutto agire sul sovrappeso con una dieta ipocalorica, eliminandolo, poi si può prendere in considerazione una strategia mirata a contrastare un eccesso di ritenzione idrica.
Il primo mito da sfatare è quello di bere tanta acqua. Il nostro organismo ritiene acqua in base a stimoli ormonali e all'equilibrio elettrolitico che deve mantenere per far funzionare le cellule. Se l'acqua gli serve, la ritiene, altrimenti la espelle con le urine. Se beviamo tanta acqua e questa serve all'organismo, una cosa è certa: peggioreremo la ritenzione idrica! Non è vero che l'acqua elimina l'acqua... A prescindere dal suo apporto di sodio. Vedi: quanta acqua bisogna bere ogni giorno.
E non serve nemmeno bere acqua povere di sodio, in quanto anche quelle che ne contengono tanto, ne contengono comunque una quantità irrisoria.
Veniamo al sale: se assumiamo cibi molto salati, l'organismo ritiene acqua che serve per "diluire" il sodio mantenendo l'equilibrio elettrolitico. La quantità di sodio che possiamo accumulare ha un massimo, poi quello in eccesso viene espulso con le urine. L'acqua che riteniamo insieme al sodio varierà di conseguenza. Per questo dopo una sudata abbondante possiamo pesare fino a 2-3 kg in meno, e dopo un pasto molto ricco di sodio possiamo aumentare, di conseguenza, fino a 2 o 3 kg. In situazioni fisiologiche l'organismo elimina il sodio prevalentemente tramite il sudore. Se facciamo una grande sudata, possiamo eliminare il sodio in eccesso in poche decine di minuti, altrimenti possono occorrere 2-3 giorni per ritornare a valori normali, ovviamente se durante questi giorni torniamo a mangiare molto salato, l'eccesso di sodio non viene smaltito.
Da quanto detto in precedenza dovrebbe essere chiaro che chi mangia poche calorie mangerà anche meno sodio a parità di dieta e quindi una dieta sana, ipocalorica, è il punto di partenza anche per una dieta contro la ritenzione idrica.
Le indagini affermano che solo il 36% del sale che introduciamo è cosistuito dal sodio discrezionale, cioè quello aggiunto ai cibi tramite aggiunta di sale in cottura o direttamente sui cibi. Ben il 54% è assunto tramite cibi che il sale lo contengono già e solo il 10% da quello contenuto negli alimenti. Dunque, bisogna agire per prima cosa sui cibi che contengono tanto sodio, cioè salumi, formaggi, pizza, pane, cereali da colazione, cibi in scatola e cibi conservati in genere, salsa di soia. Il consumo di questi cibi andrebbe limitato, per esempio limitando l'assunzione a una volta al giorno (se si assumono salumi non si devono assumere formaggi, evitare salumi sulla pizza o sul pane non sciapo, ecc).
Il consiglio di limitare il sale è utile nei cibi che sono già sufficientemente sapidi come la carne e il pesce, mentre il consiglio di non aggiungere sale a tavola, eliminandolo completamente, non ha senso primo perché non risolve il problema, secondo perché alcuni cibi senza sale perdono di appetibilità in modo inaccettabile, come per esempio la pasta e i legumi.
Gli integratori aiutano a fornire il giusto fabbisogno energetico e nutritivo, nell’ambito di un obiettivo da raggiungere o solo del mantenimento di una dieta corretta.
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