Pantaloncini dimagranti: un’espediente per vendere

I pantaloncini dimagranti sono un prodotto presente sul mercato da molti anni e proposti come metodo comodo e poco faticoso per dimagrire. Da molti vengono visti come "pantaloni sciogli grasso": ma cosa c'è di vero?

 

 

In realtà, negli ultimi anni le pubblicità che li riguardano sui mass media hanno modificato la loro tendenza ad esaltare eccessivamente i loro effetti (secondo noi, per non incappare nella scure dello IAP), affiancando la loro efficacia con la necessità di svolgere comunque una vita sana, una dieta adeguata e del movimento fisico. 

Ma cosa si cela dietro questi prodotti e cosa possiamo dire circa la loro reale efficacia? Possono avere degli effetti collaterali e delle controindicazioni? Leggete questo articolo per avere le risposte a queste e ad altre domande. 

Cosa sono e come si utilizzano?

I pantaloncini dimagranti, o pantaloncini snellenti, in inglese "slimming shorts", nascono con la stessa idea di una sauna, e si propongono di produrre un consumo calorico maggiore, specie se indossati durante l'allenamento. Il risultato sarebbe, quindi, quello di perdere peso in modo localizzato (cosa che abbiamo visto essere impossibile) e ridurre la circonferenza glutei, fianchi e cosce. 

 

 

Sul mercato esistono altre tipologie di indumenti dimagranti o presunti tali, come i leggings dimagranti, che coprono tutta la parte inferiore del corpo, le guaine dimagranti, che vengono usate sono a livello dell'addome, i top per la zona delle spalle, per non parlare poi delle tute impermeabili, che non sono aderenti e coprono tutto il corpo dal collo in giù. 

Per quanto riguarda i pantaloncini dimagranti, il loro utilizzo viene proposto durante l'allenamento, ma anche nel corso della giornata, fino ad arrivare ad utilizzatori che li indossano qualsiasi attività svolgano. La loro azione si esplicherebbe semplicemente perchè vengono indossati, senza particolari compiti o esercizi da svolgere a riguardo. Il sogno di ognuno di noi: dimagrire senza faticare.

Tipologie di pantaloncini dimagranti

Sul mercato esistono diverse tipologie di pantaloncini dimagranti, che si distinguono per la diversa vestibilità (aderenti, elastici o simili a pannoloni con aperture annesse), oppure per materiale e spessore. Sono in genere realizzati in materiale non traspirante e quindi sintetico, in modo da ridurre la dispersione del calore, e quindi indurre una sudorazione maggiore. I materiali più usati sono il neoprene, il lattice e la microfibra, e il loro spessore può variare da 1,5 a 3 mm. 

Ma quanto costa un paio di pantaloncini dimagranti? I prezzi sono molto diversi fra loro a seconda soprattutto del marchio che li produce e promuove. Possono andare, comunque, dai 4 ai 16 euro in media, un po' di più se contengono anche principi attivi a lento rilascio.

Una tipologia nuova di pantaloncini dimagranti è quella che prevede il rilascio di sostanze che dovrebbero favorire il dimagrimento o avere altri effetti contro gli inestetismi, come quelli di Guam, che hanno delle alghe Guam sotto forma di microcapsule a lento rilascio, che si propongono come metodo anticellulite. Sono molti altri i pantaloncini dimagranti che hanno annesse anche delle microcapsule per il rilascio di prodotti di bellezza, come nel caso di quelli Nivea, che sono rilasciano olio di mandorle e aloe vera per agire a livello della pelle.

Vi sono poi altri modelli che vengono proposti per l'uso notturno, come quelli snellenti Lytess, che hanno delle fasce che realizzano dei micromassaggi. 

Efficacia dei pantaloncini dimagranti

 

 

Questo tipo di indumenti vengono spesso usati da sportivi agonisti (come lottatori o sollevatori di pesi) che devono rientrare entro breve tempo all'interno di determinate categorie di peso. Il loro effetto è, infatti, quello di determinare una perdita di peso dovuta, però, solo alla perdita dei liquidi corporei. Essi, infatti, fanno aumentare la sudorazione, facendo perdere quindi di fatto solo sudore, non certo tessuto adiposo. Il dimagrimento è solo transitorio, e serve per l'appunto per rientrare nella categoria di peso. Una volta effettuata la "pesata", l'atleta si reidrata immediatamente, in modo tale da arrivare all'incontro in perfetta forma, e con diversi kg in più che sono particolarmente utili nel caso si debba lottare con un avversario, oppure sollevare carichi pesanti. Queste pratiche di disidratazione estrema non sono salutari, soprattutto se effettuate con l'aiuto di farmaci diuretici e l'utilizzo di queste pratiche di sudorazione forzata.

Indossare pantaloncini dimagranti non aumenta il consumo energetico in modo sostanziale, a discapito di quanto affermato da alcune aziende produttrici secondo cui aumentando la temperatura corporea si andrebbe ad aumentare la termoregolazione e quindi il dispendio energetico totale dell'organismo. Questo aumento non è quantificabile precisamente e non sembra essere rilevante ai fini del dimagrimento. 

L'effetto di questi indumenti è quello di determinare una perdita dal corpo di acqua, ma anche di sali minerali. I liquidi che vengono espulsi, però, non provengono dallo spazio extracellulare ed interstiziale, ma dal sangue ad opera delle ghiandole sudoripare. Di conseguenza, l'unico effetto che hanno è quello di comportare la riduzione del volume plasmatico, che deve essere poi ripristinato tramite una corretta idratazione. 

Da quanto detto, possiamo quindi affermare che questi pantaloncini dimagranti non determinano la riduzione della ritenzione idrica, proprio perchè non si ha la perdita dei liquidi interstiziali. La loro azione non è, pertanto, efficace nemmeno sulla riduzione della cellulite

I liquidi accumulati a livello del tessuto adiposo e della pelle non vengono eliminati con la sudorazione, ma questi inestetismi vengono attenuati attraverso il miglioramento della circolazione venosa e linfatica

Proprio per questo motivo, di recente ai pantaloncini dimagranti viene attribuito il potere di migliorare la circolazione, e come conseguenza diretta di ciò, contrastare la ritenzione idrica e della cellulite. In realtà, però, questi indumenti non hanno questi effetti che vengono, invece, realizzati da tutte quelle tecniche atte a migliorare il ritorno venoso, l'efficienza capillare e il riassorbimento linfatico. 

I pantaloncini dimagranti non agiscono sulla circolazione e non mettono in atto tutta quelle serie di modifiche e sistemi che possono ridurre gli inestetismi causati da cellulite e ritenzione idrica. Per avere risultati positivi in tal senso, i vasi sanguigni devono dilatarsi e costringersi, usando un'alternanza di impacchi freddi e caldi oppure assumendo nutrienti ed integratori che favoriscano questi effetti (invero ben poco efficaci anche questi). O più semplicemente... Svolgendo un'attività fisica sufficientemente intensa, voluminosa e frequente.

Controindicazioni ed effetti negativi

Vi sono alcuni casi in cui l'uso dei pantaloncini dimagranti non è idoneo, in virtù proprio dell'aumento della sudorazione che essi generano. Un esempio è il caso della gravidanza, ma anche in persone che soffrono di pressione arteriosa bassa, o che già di per sé sudano molto. Altri casi sono coloro che hanno frequenti crampi muscolari, oppure chi presenta malnutrizione in seguito ad anoressia, alcolismo o tossicodipendenza. 

Gli effetti negativi che possono esservi in seguito all'uso dei pantaloncini dimagranti sono: riduzione della pressione sanguigna, soprattutto perchè predispongono alla disidratazione, ma anche aumento dei crampi muscolari, che possono essere anche pericolosi in caso di sportivi che li usano durante l'attività fisica.

Questi indumenti, inoltre, causano uno stato nutrizionale peggiore, dovuto alla perdita spesso eccessiva di sali minerali e acqua. Questa situazione potrebbe essere pericolosa in certe situazioni fisiologiche e patologiche, come la gravidanza

In caso di patologie che colpiscono la pelle, come psoriasi, dermatiti, ustioni e ferite, le condizioni possono peggiorare. Per ultimo, indossare i pantaloncini dimagranti possono essere causa dell'insorgenza di infezioni, micosi in particolare. 

In conclusione

I pantaloncini dimagranti sono quindi un ottimo business perché costano poco e non richiedono nessun tipo di sforzo da parte dell'utilizzatore, se non un po' di fastidio nell'indossarli. C'è anche da dire che di solito l'utilizzatore di questi prodotti lo fa proprio perché non vuole faticare, dunque i suoi allenamenti saranno in genere tutt'altro che intensi, dunque un po' di sudorazione in più non sarà un problema. Chi fa sport seriamente sarebbe pesantemente penalizzato dal fatto di sudare più del dovuto, soprattutto durante la stagione calda. Subirebbe un decremento della prestazione, che paradossalmente ostacolerebbe il dimagrimento!

Non è stato mai dimostrato alcun effetto dei pantaloni dimagranti, né sulla riduzione della massa grassa né sulla diminuzione di inestetismi come cellulite o ritenzione idrica. 

Inoltre, possono avere effetti collaterali dovuti alla perdita di acqua e minerali, in quanto ciò che determinano è semplicemente una maggiore sudorazione, che verrà poi controbilanciata con l'idratazione attraverso l'acqua e gli alimenti. 

Per dimagrire, quindi, non ci sono scorciatoie davvero efficaci, ma solo costanza, attività fisica e dieta corretta

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Salute

Che cosa sono i farmaci di automedicazione?

Molto spesso si sente parlare di farmaci di automedicazione, ma cosa si intende esattamente con questa espressione piuttosto generica?

Come creare un ambiente domestico favorevole al benessere psicofisico

Come creare un ambiente domestico favorevole al benessere psicofisico

L’importanza del tè verde in un regime alimentare sano

I benefici del tè verde sull’organismo sono noti fin da epoche antiche: possiede proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e diuretiche.

Come prendersi cura dei genitori anziani che vivono soli

In questo articolo abbiamo deciso di raccogliere gli elementi principali da considerare quando ci si trova a prendersi cura di genitori anziani che vivono da soli.

 

Intolleranze alimentari: conoscerle, per prevenirle

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse dell'organismo provocate dall'ingestione di particolari cibi.

Il vantaggio dell'upscaling: come l'intelligenza artificiale sta migliorando l'imaging medico.

Il vantaggio dell'upscaling: come l'intelligenza artificiale sta migliorando l'imaging medico.

Lattulosio come prebiotico: un'analisi scientifica

Tra i vari prebiotici disponibili, il lattulosio ha suscitato un crescente interesse per le sue potenziali proprietà benefiche per la salute intestinale.

Tetralogia di Fallot

La tetralogia di Fallot è una malformazione cardiaca congenita complessa, caratterizzata da quattro difetti anatomici.