I lampascioni o lampagioni sono come delle piccole cipolline selvatiche, chiamati anche cipollotti col fiocco per via dell'arzigogolato fiore viola che si forma sull'estremità superiore dello stelo. La pianta dei lampascioni è chiamata scientificamente Leopoldia comosa e appartiene alla famiglia delle Liliacee, come lo scalogno, l'aglio, la cipolla, il porro e l'asparago.
I lampascioni sono diffusi in tutta la zona mediterranea, dove crescono anche spontaneamente, in Italia in particolare nelle regioni Puglia e Basilicata dove sono entrati nell'elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali.
Il miglior periodo per consumare i lampascioni va dalla primavera, epoca della fioritura, fino a tutta l'estate. La parte commestibile dei lampascioni è il bulbo, raccolto ad una profondità di circa 10-20 cm.
Il suo sapore è lievemente amarognolo, acidulo e fortemente aromatico.
I lampascioni vanno puliti accuratamente una volta raccolti per togliere tutto il terriccio, sbucciati, lavati e sciacquati più e più volte.
Possono essere consumati in varie ricette tipiche della cucina pugliese e lucana, per esempio possono essere fritti (interi o ridotti a una purea per dar forma a delle frittelle), stufati in padella e abbinati alle uova, oppure la preparazione più classica, reperibile anche al di fuori del Meridione, è quella sottolio.
Prima vengono bolliti e poi messi in vasetti di vetro ricoperti d'olio con l'aggiunta di erbe aromatiche quali il timo, l'origano e il peperoncino.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
L'arrivo dell'estate porta con sé una serie di cambiamenti e aspettative. Tra questi, la cosiddetta "prova costume" è uno dei momenti più temuti da molte persone.
La pianificazione della spesa, l’attenzione alle etichette nutrizionali e la scelta di prodotti freschi e non trasformati sono elementi chiave per una dieta equilibrata.
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