Quando abbiamo parlato di grassi insaturi, soprattutto polinsaturi, abbiamo sottolineato la necessità di conservarli in modo opportuno. Per alcuni tipi, abbiamo addirittura consigliato la conservazione in frigorifero: questi provvedimenti sono necessari per limitare l'irrancidimento ossidativo.
Questa trasformazione a carico dei lipidi è la più importante, ed è causata dall'assorbimento di ossigeno da parte degli acidi grassi insaturi, liberi o sottoforma di trigliceridi. La reazione è favorita dalla luce, dal calore, da tracce di metalli come ferro, rame, cobalto, nichel, da perossidi e dalla presenza di un enzima, la lipossodasi.
I grassi che hanno subito rettifica, con conseguente perdita di vitamina E, sono più soggetti a questo tipo di trasformazione.
L'irrancidimento ossidativo consiste in una serie di reazioni a catena, scatenate dal distacco di un atomo di idrogeno dalla catena di un acido grasso, e la conseguente formazione di un radicale libero. Questa reazione di autossidazione è tanto più prolungata quanto più ossigeno è disponibile.
L'irrancidimento ossidativo produce una varietà di composti, detti prodotti secondari: idrocarburi, esteri, aldeidi, chetoni, alcoli, acidi, polimeri, ecc., che sono responsabili dell'odore di rancido degli alimenti grassi ossidati.
Gli antiossidanti naturalmente presenti negli alimenti grassi (soprattutto la vitamina E), prevengono la reazione a catena.
La presenza di attivatori, come la clorofilla (spesso presente nell'olio di oliva), accelera la velocità del processo.
I grassi saturi sono molto più stabili degli insaturi, e infatti sono interessati da questo fenomeno solo oltre i 60 gradi.
I monoinsaturi vengono ossidati più facilmente, ma conservano comunque una discreta stabilità.
I polinsaturi sono i più soggetti a irrancidimento, che avviene anche a temperature inferiori a 0 gradi. I prodotti surgelati contenenti grassi polinsaturi, infatti, hanno una durata molto inferiore rispetto agli altri.
È quindi opportuno seguire alcuni accorgimenti nei confronti degli alimenti grassi ad alto tenore di polinsaturi, l'esempio classico riguarda gli oli di semi (girasole, lino, mais, ovviamente spremuti meccanicamente e non raffinati ecc.):
I pancake alle carote. Belli da vedere, morbidi e squisiti, rappresentano una portata ideale per un brunch, ma anche un perfetto pranzo leggero e veloce da preparare.
La storia dei 10000 passi al giorno è una simpatica trovata per dare un obiettivo ai sedentari che fosse sufficientemente sfidante, ma non troppo difficile da raggiungere.
Bernabei: l’enoteca online ricca di proposte per tutti i gusti
Arriva la primavera e con essa le ciliegie... E le diete. Le due cose vanno d'accordo? Dipende...
Le fragole fanno ingrassare? Quante calorie hanno? Quante se ne possono mangiare a dieta?
Per dimagrire è meglio ridurre i grassi o i carboidrati? In realtà non ci deve interessare più di tanto...
La brioche: la ricetta originale di un dolce da forno lievitato di origine francese e dalle mille varianti.
Molti pensano che la macedonia non si possa mangiare durante una dieta a causa dello zucchero aggiunto, ma è davvero così?
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Alterazione degli amminoacidi con la cottura
Gelatinizzazione e retrogradazione degli amidi
Il fenomeno del "freezer burn"
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?