Il "freezer burn" (letteralmente "bruciatura da freddo") è un fenomeno che avviene quando i cibi congelati, confezionati in modo non appropriato, perdono umidità in superficie. Avviene soprattutto alla carne e al pesce, che si presentano pieni di brina in superficie, disidratati e di colore anomalo.
Queste alterazioni sono dovute ad ossidazioni che si verificano quando l'acqua presente sulla superficie dell'alimenti sublima, cioè passa dallo stato solido a quello gassoso, lasciando dei vuoti nel cibo che vengono riepiti dall'aria.
L'ossigeno è quindi in grado di agire ossidando l'alimento e modificandone le caratteristiche organolettiche. Purtroppo anche l'odore e il sapore dell'alimento peggiorano.
Quali sono le cause del "freezer burn"?
Per evitare il fenomeno del freezer burn occorre dunque confezionare i cibi in modo appropriato, in sacchetti che aderiscano bene al cibo ed evitino il contatto con l'aria; e mantenere efficiente il proprio congelatore, evitando la formazione di brina, mantenendolo abbastanza pieno di alimenti e garantendo un ricambio frequente, evitando di lasciare per mesi degli alimenti nel congelatore.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
L'arrivo dell'estate porta con sé una serie di cambiamenti e aspettative. Tra questi, la cosiddetta "prova costume" è uno dei momenti più temuti da molte persone.
La pianificazione della spesa, l’attenzione alle etichette nutrizionali e la scelta di prodotti freschi e non trasformati sono elementi chiave per una dieta equilibrata.
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Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
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