"Nervetti" (gnervetti) è il termine dialettale con cui a Milano ci si riferisce ai tendini e alle cartilagini dello stinco bovino, ossia ai piedini e agli stinchi di manzo o vitello.
La parola nervetti è ormai entrata di diritto nel vocabolario italiano per indicare una parte del quinto quarto bovino, una delle frattaglie bianche che viene da secoli usata in gastronomia e non solo a Milano...
A Venezia, ad esempio, un'antica ricetta medievale chiamata "spienza e nervetti co' e segoe" (milza e nervetti con le cipolle) sta tornando di moda nelle osterie.
I nervetti sono venduti e cucinati un po' in tutta Italia e le preparazioni più comuni sono prima bolliti e poi conditi in insalata con cipolla e/o altre verdure, marinati nell'aceto, serviti nel carrello del bollito misto, stufati con pomodoro, impanati e fritti, in agrodolce con le cipolline o i sottoli, presentati in gelatina, comunque sempre dopo lunghe cotture altrimenti i nervetti risulterebbero troppo stopposi e duri da masticare.
Negli ultimi anni i nervetti sono diventati più facili da reperire, già tagliati e puliti, pronti da cuocere. Nei supermercati si trovano confezionati sottovuoto, già precotti e pronti da condire. Il problema è che questi prodotti vengono addizionati con conservanti nocivi, i famosi nitriti (E250) di cui abbiamo più volte parlato, e che quindi sarebbero da evitare. Meglio trovare una macelleria che prepara in casa i nervetti (pulitura e precottura) e non aggiunge conservanti.
In alternativa, si possono acquistare 2 stinchi di bovino e poi pulirli a casa, facendo in modo che le carni si stacchino dall'osso dopo la bollitura, ma non è semplicissimo poi isolare i nervetti e cuocerli al punto giusto.
I nervetti di per sè contengono solo proteine, sottoforma prevalentemente di tessuto connettivo: sono magrissimi, e piuttosto sazianti, dunque ideali per confezionare piatti ipocalorici, che rispettano i vincoli della cucina Sì.
Tuttavia, bisogna anche considerare che i nervetti sono praticamente insapore, e le insalate che si trovano già confezionate sono quasi sempre ricchissime di olio (quelle confezionate, di olio di semi raffinato, non certo di olio extravergine). Quindi occhio alle insalate di nervetti già confezionate! Meglio prepararsela da se.
Come abbiamo visto, l'ideale è procurarsi dei nervetti già puliti e precotti, in questo caso la ricetta dei nervetti in insalata diventa facilissima. La ricetta che segue prevede invece di cuocere degli stinchi di vitellone adulto e da essi ricavare i nervetti. Se avete già i nervetti pronti, considerate 100 g a testa di prodotto già pulito e cotto.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Lavare stinchi e piedini, e immergerli in una pentola piena d'acqua fredda (circa 3 litri), aggiungere la carota pelata ma lasciata intera, la cipolla, il sedano, l'aceto e l'alloro e portare ad ebollizione. Lasciar cuocere a fuoco basso per circa 2 ore o fino a quando i nervetti non saranno morbidi e la carne si staccherà dall'osso.
A parte affettare i cipollotti e i nervetti a listarelle, condire con olio, sale e pepe e, volendo, del succo di limone. Volendo si possono aggiungere anche la carota, la cipolla e il sedano bolliti tagliati anch'essi a listarelle.
Guarnire con il prezzemolo tritato e servire in tavola.
I nervetti possono essere mangiati sia caldi che freddi.
In estate si può provare la variante con i peperoni rossi al posto dei cipollotti.
Calorie per 100 g: 100 kcal/hg (ricetta Sì).
Energia |
172 kcal - 719 KJoule |
|
17 g |
||
Proteine |
17 g - 40% |
|
Carboidrati |
0 g - 0% |
|
Grassi |
11 g - 60% |
|
di cui |
|
|
saturi |
2.0 g |
|
monoinsaturi |
7.8 g |
|
polinsaturi |
0.7 g |
|
Fibre |
0 g |
|
Colesterolo |
48 mg |
|
Sodio |
35 mg |
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