La dieta Shelton fu ideata da Herbert Macgolfin Shelton (1895, 1985), ideatore, insieme anche a John Henry Tilden, Albert Mosséri e Raymond Dextreit, della corrente naturopatica chiamata igienismo, o igiene naturale.
Shelton sosteneva che la cottura dei cibi alterasse il loro valore nutritivo ed era quindi un sostenitore del crudismo. Pensava inoltre che il digiuno avesse una valenza terapeutica molto importante e per questo fu molto criticato dai medici suoi contemporanei.
Shleton sosteneva che l'alimentazione fosse un tassello fondamentale per raggiungere il benessere psicofisico, per questo elaborò un modello alimentare da seguire per sempre, basato sulla dissociazione dei cibi.
La dieta Shelton è una delle diete dissociate, come la dieta Beverly Hills. Prevede di assumere, a sazietà, dunque senza vincoli quantitativi, un singolo cibo alla volta, o meglio cibi scelti all'interno di categorie che grossomodo corrispondono alla divisione tra i macronutrienti. Queste suddivisioni si basano sul modo in cui i cibi vengono elaborati dalla stomaco, cercando in questo modo di ottimizzare la loro digestione.
La dieta Shelton non viene proposta come dieta dimagrante, ma come stile di vita da mantenere per sempre.
Come tutte le diete dissociate, o le diete basate sulle combinazioni alimentari, la dieta Shelton è stata smentita da innumerevoli esperimenti scientifici ed è, tra l'altro, piuttosto squilibrata. La digestione, seppur molto importante (i problemi digestivi possono influire molto sul dimagrimento, a prescindere dalle calorie assunte, come spiego nella mia dieta ideale) è solo uno dei fattori di cui tenere conto in un modello alimentare. Inutile ottimizzare un aspetto della dieta, se questo comporta la penalizzazione di altri aspetti altrettanto importanti (come la sazietà, la ripartizione dei macronutrienti, ecc).
Il baobab è una pianta i cui frutti possono essere commercializzati anche in Europa come novel food.
Il fitoplancton marino: l'alimento del futuro, il cibo che più sta destando curiosità tra i grandi chef.
Le meduse in cucina: una novità per noi Occidentali, entrate a far parte dell'elenco dei "novel foods", ma una tradizione in Asia.
Il latte di cammella è un prodotto tipico delle popolazioni nomade desertiche, hanno molti limiti nell’organizzazione della filiera.
I frutti esotici sono coltivati anche in Italia in seguito ai cambiamenti climatici che hanno reso il nostro clima idoneo alla loro crescita.
Colorata, dalle forme strane e con un gusto molto gradito, la frutta esotica esiste di moltissime tipologie, alcune delle quali crescono anche in Italia.
Lo skyr è un formaggio fresco molto simile, però, allo yogurt. Si abbina a tante ricette diverse e ha degli ottimi valori nutrizionali.
Il gomasio è un sostituito del sale formato da sesamo e sale integrale. Tipico della cucina giapponese, viene usato anche per ricette di altro genere.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?