Il ciauscolo, anche noto come il "salame che si spalma", è un prodotto tipico del centro Italia, in particolare dell'entroterra marchigiano delle province di Macerata e di Fermo, dove viene chiamato anche ciabuscolo o ciavuscolo.
Nel 2006 ha ottenuto la denominazione IGP.
La ricetta tradizionale del ciauscolo prevede l'utilizzo delle parti più saporite del maiale, polpa di spalla, prosciutto e pancetta, più una buona quantità di grasso per mantenere morbido l'impasto.
Il tutto viene tritato più volte fino a raggiungere una purea omogenea.
La purea viene condita con sale, pepe, aglio pestato nel mortaio e vino cotto, poi insaccata nel budello, affumicata con fumo proveniente dalla combustione di bacche di ginepro e stagionata per un paio di mesi in un luogo areato e asciutto.
Il ciauscolo è un salume piuttosto grasso che non ha un gusto standard, si può trovare più o meno affumicato e più o meno speziato.
Se proprio non riuscite a trovarlo senza conservanti pericolosi (nitriti), sinceratevi almeno che contenga acido ascorbico come antiossidante, che previene la formazione di nitrosammine nello stomaco.
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Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.
La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.
Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.
Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.
Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.
I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.
I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.
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