Hamburger confezionati: no grazie!

Gli hamburger confezionati sono prodotti spesso molto lontani dall'avere le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche della carne fresca, ma da questo punto di vista sono più simili ai salumi. Vediamo di seguito le loro caratteristiche e se l'acquisto valga la pena o meno.

 

 

Gli hamburger: definizione e tipologie

Gli hamburger sono delle preparazioni a base di carne che dovrebbero essere costituiti per la maggior parte o esclusivamente da carne, macinata e pressata, eventualmente con aggiunta di sale e aromi. Viene cotto prevalentemente alla piastra e può essere prodotto utilizzando diverse tipologie e tagli di carne, sia bianca che rossa, anche se nella classica ricetta degli hamburger è previsto l'utilizzo della carne bovina

Vengono prodotti in casa oppure possono essere acquistati già pronti, di solito preconfezionati e venduti surgelati o conservati in atmosfera modificata o sottovuoto. Gli hamburger confezionati sono in genere prodotti a livello industriale e possono avere delle caratteristiche nutrizionali molto diverse da quelli preparati in casa o dal macellaio di fiducia. In molti casi, i prodotti confezionati potrebbero essere equiparati, dal punto di vista dl gusto ma anche delle caratteristiche nutrizionali, ai salumi più che alla carne fresca, al contrario di quelli casalinghi. Non a caso la IARC li classifica nella categoria della "carne processata", quando invece, se prodotti solo con carne macinata, non dovrebbero rientrare in questa categoria, bensì in quella della carne fresca.

 

 

Quelli industriali sono, però sicuramente più comodi e veloci da preparare: per questo motivo molte persone li preferiscono, consumandoli abitualmente e sostituendoli a quelli casalinghi o da macelleria.

Gli hamburger confezionati: la lista degli ingredienti

Gli ingredienti degli hamburger confezionati sono la principale differenza con quelli fatti in casa. 

Una recente indagine de "Il fatto alimentare" ha messo in evidenza come gli hamburger venduti nei supermercati e prodotti dalle principali aziende leader nel settore nella carne, sono in realtà eccessivamente pieni di ingredienti.

Spesso la carne costituisce solo il 73% del peso totale del prodotto, mentre il resto degli ingredienti possono essere costituiti non solo da aromi, ma anche da conservanti e additivi di varia natura ed utilizzo. 

In alcuni casi, come in quello di un prodotto della Findus, abbiamo circa il 20% del prodotto formato da olio di colza e grasso di pollo, ingredienti molto diversi da quelli che potremmo usare in casa e molto lontani dall'essere salutari.

Un ingrediente presente in eccesso negli hamburger confezionati è il sale, la cui quantità può variare a seconda della ricetta. Vi sono casi in cui si ha una concentrazione di sale pari a 0,6-0,8 g per 100 g di prodotto, che potrebbe essere considerata una quantità idonea alla salute. In molti casi, però, questa quantità aumenta fino a raggiungere 1,8 g di sale ogni 100 g di prodotto, gli stessi grammi che si utilizzano per il prosciutto cotto.

 

 

Altri ingredienti utilizzati sono gli additivi che servono a modificare la consistenza del prodotto. In particolare, si usano spesso proteine vegetali, fibre alimentari, farine e amidi come quella di frumento e mais. Questi composti servono per fare in modo che durante la cottura degli hamburger, in particolare quelli surgelati, venga trattenuta l'acqua che si libera dalla carne stessa. La consistenza derivante sarà quindi molto compatta e spesso gommosa, che poco ha a che vedere con quella degli hamburger fatti con sola carne e aromi. Per questo motivo, spesso le persone che hanno consumato da sempre prevalentemente questo tipo di prodotti confezionati, fanno fatica ad accettare la consistenza dell'hamburger casalingo o di qualità.

Tra gli ingredienti che possiamo ritrovare nell'etichetta degli hamburger confezionati, vi sono gli aromi, aromi di sintesi, esaltatori del sapore di varia natura e correttori di acidità. Questi composti potrebbero servire per nascondere o correggere il gusto sgradevole che la carne di scarsa qualità può avere. Tra quelli più usati, oltre al sale, abbiamo lo sciroppo di glucosio e lo zucchero caramellato, ma anche spezie, piante aromatiche e aromi di sintesi di non specificata natura. 

Carne per hamburger: che qualità?

La carne spesso usata per gli hamburger industriali non sempre è di ottima qualità e nella maggior parte dei casi non ne conosciamo né l'origine né il tipo di taglio utilizzato. 

Gli hamburger, infatti, essendo una preparazione a base di carne trasformata, non devono ancora sottostare alle norme che obbligano l'indicazione del luogo di origine della carne, né tantomeno il tipo di taglio utilizzato per la loro produzione. Alcune aziende scelgono di indicare ugualmente il luogo di origine, ma si tratta di pochi casi isolati di produzioni di qualità e spesso di origine italiana (cosa che comunque non garantisce nulla: anche in Italia esiste la carne di scarsa qualità). 

Nella maggior parte dei casi, invece, i tagli di carne usati sono ignoti, così come l'origine e il sospetto che vengano usati scarti di lavorazione o comunque tagli di bassa qualità è ovviamente più che fondato.

Per dare al consumatore una parvenza di naturalezza e salubrità, vengono usate in etichetta frasi-slogan che esaltano una preparazione simile a quella casalinga, nonostante vengano usati ingredienti che un semplice consumatore non potrebbe mai reperire nella grande distribuzione, oppure si sottolinea la fantomatica sicurezza delle aziende in cui la carne viene prodotta. 

Vi sono, però degli hamburger confezionati che sono composti da carne di buona qualità e di origine italiana, accompagnati da un'etichetta che fornisce spesso molte informazioni a riguardo. Il più delle volte eccedono, però, nella quantità di sale utilizzata, ma prestando attenzione all'etichetta si trovano anche dei prodotti composti da un'alta percentuale di carne e solo lo 0,5% di sale, senza o con pochi aromi e additivi di sintesi, che fanno apprezzare il sapore della carne. Quest'ultima tipologia di prodotto sono però davvero rari da trovare nel supermercato.  

Hamburger confezionati: sono davvero convenienti?

Dal punto di vista del prezzo abbiamo una variabilità che dipende dalla qualità della carne utilizzata.

Partiamo da un prezzo base di 11-12€ al kg per kg di prodotto per quelli di bassa qualità, fino ad arrivare a 18€ per kg in caso di hamburger preparati con tagli di carne di particolare qualità e con basse percentuali di additivi e altri ingredienti. In realtà, quindi, il prezzo non ci sembra conveniente, se considerato il prezzo medio della carne fresca. 

I prodotti industriali hanno il vantaggio della comodità e di un prodotto che, apparentemente senza alcun pensiero, necessita solo di una veloce cottura.

Nel caso in cui si voglia coniugare la salute con la praticità, rivolgersi al macellaio di fiducia è sempre la soluzione migliore e in linea con il nostro benessere, considerato che gli hamburger di sola carne e aromi naturali possono essere consumati con tranquillità nell'ambito di una dieta varia ed equilibrata.

 

 

 

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