La pappa al pomodoro è una tipica ricetta toscana "di recupero", nata come maniera di riutilizzare il pane raffermo. Un po' come la panzanella, è quindi un piatto povero, di umili origini contadine, composto da pochissimi ingredienti, che però nel tempo ha subito una forte rivalutazione tanto da essere proposto anche nei ristoranti e nelle cucine di tutta Italia.
Il nome "pappa" deriva dal modo che hanno i bambini piccoli di chiamare qualsiasi pietanza a base di carboidrati (un po' come "ciccia" invece indica i secondi di carne), ma più in generale il termine "pappa" svela molto anche sulla consistenza molle e cremosa del piatto, mentre "al pomodoro" si aggiunge perchè il pomodoro è praticamente l'unico ingrediente con cui viene condito il pane raffermo, esclusion fatta per olio e sale.
Di origini antichissime, probabilmente da quando il pomodoro in Italia ha smesso di essere trattato solo come pianta ornamentale ed è entrato di diritto nell'elenco degli ortaggi commestibili, la pappa al pomodoro è diventata molto famosa dopo essere stata citata nel libro "Il giornalino di Gian Burrasca", pubblicato nel 1911 ad opera dello scrittore toscano Vamba.
Negli anni Sessanta, inoltre, è stata realizzata una versione televisiva del libro che ebbe molto successo, diretta da Lina Wertmuller e interpretata da Rita Pavone, la quale cantava la celebre canzone "Viva la pappa col pomodoro", che ha reso questo piatto un cult italiano.
Gli ingredienti base della pappa al pomodoro sono 4: pane toscano a fette raffermo, pomodori rossi maturi, sale e olio. Ovviamente, come sempre accade per le ricette così semplici, esistono numerose varianti sia locali che personali per preparare una buona pappa al pomodoro; per esempio, si può aggiungere un trito di aglio e cipolla, aromatizzare con pepe, peperoncino, prezzemolo o basilico, diluire con del brodo per rendere la pappa più morbida, o arricchire con altre verdure quali sedano o carota.
Qualcuno la propone anche con petto di pollo o tonno, ma mi sembra una variante che va troppo fuori tema... Una regola fondamentale della tradizione toscana, alla quale non si sgarra, è che non va aggiunto il formaggio nè grattugiato alla fine nè a pezzi durante la cottura.
Una volta pronta, la pappa al pomodoro si può mangiare sia calda nei periodi invernali, sia fredda d'estate, inoltre, è un piatto molto versatile perchè di solito incontra il gusto sia dei bambini che degli adulti.
Autore: Andrea Tibaldi
Tempo di preparazione:
Tempo di cottura:
Tempo totale:
Preparare un brodo vegetale facendo sobbollire sedano, carota e cipolla tagliati a pezzi in un litro di acqua per 30 minuti. Tostare le fette di pane ponendole sopra la griglia del forno e accendendolo a modalità grill a 200°C. Dopo qualche minuto, quando iniziano a prendere colore, girarle, farle tostare anche dall'altro lato, quindi tirarle fuori e, se piace, strofinarle con lo spicchio d'aglio. Preparare la passata di pomodoro come indicato in questo articolo (quella a breve cottura). Porre le fette di pane spezzettate in una grande casseruola antiaderente a fuoco basso, aggiungere la passata, il brodo, il sale e il pepe e lasciare cuocere con coperchio per circa 20 minuti. Mescolare spesso durante la cottura, aiutandosi con un cucchiaio di legno a sbriciolare il pane. Al momento di servire la pappa al pomodoro condire con l'olio a crudo (un cucchiaio per porzione) e una fogliolina di basilico. Se si preferisce consumarla fredda, aspettare che la pappa sia completamente fredda, poi riporla in frigorifero per almeno un'ora.
Questa ricetta è ideale per la Cucina Sì, a patto di utilizzare la metà dell'olio per la passata e per condire a crudo.
Energia |
431 kcal - 1802 KJoule |
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0 g |
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Proteine |
9 g - 8% |
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Carboidrati |
56 g - 50% |
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Grassi |
21 g - 42% |
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di cui |
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saturi |
2.8 g |
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monoinsaturi |
14.5 g |
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polinsaturi |
1.5 g |
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Fibre |
4 g |
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Colesterolo |
0 mg |
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Sodio |
6 mg |
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