L'acetonemia (o chetosi) è un processo metabolico che si verifica quando l'organismo utilizza i corpi chetonici come fonte di energia, in sostituzione della glicolisi in cui viene adoperato glucosio come substrato energetico. Clinicamente si caratterizza per una concentrazione ematica di chetoni maggiore di 0,5 mM.
La chetosi viene prodotta intenzionalmente nella dieta chiamata chetogenica o low-carb (a basso contenuto di carboidrati). Lo scopo di tale dieta è cercare di bruciare grasso costringendo l'organismo a utilizzare come substrato energetico gli acidi grassi invece dei carboidrati.
L'acetonemia è anche comunemente osservata nei pazienti diabetici, in cui l'organismo non ha abbastanza insulina oppure non riesce ad utilizzarla. Livelli estremi di chetosi si sviluppano con maggiore probabilità in pazienti affetti da diabete di tipo 1 rispetto a pazienti con diabete di tipo 2.
In circostanze normali, le cellule del corpo utilizzano glucosio come principale fonte di energia. Il glucosio deriva dai carboidrati che si assumono con la dieta, come lo zucchero e gli alimenti amidacei (es. pane e pasta), che il corpo scinde successivamente in zuccheri semplici.
Il glucosio una volta introdotto nell'organismo può essere utilizzato sia per produrre energia oppure può essere immagazzinato come riserva nel fegato e nei muscoli sotto il nome di glicogeno.
Se il glucosio a disposizione per soddisfare le richieste di energia non è sufficiente, il corpo adotta una strategia alternativa al fine di soddisfare le sue richieste energetiche; in particolare, l'organismo comincia a utilizzare i depositi di grasso, principalmente dai trigliceridi a media catena e i chetoni che si formano rappresentano un sottoprodotto di questo processo.
I chetoni sono composti acidi che si accumulano nel sangue e vengono eliminati nelle urine. Bassi livelli di tali sostanze sono fisiologici e indicano che l'organismo sta scindendo gli acidi grassi, ma livelli elevati di chetoni, possono essere tossici per il corpo ed evolvere in una condizione patologica chiamata chetoacidosi.
I fattori che possono causare acetonemia sono rappresentati da un particolare tipo di dieta e dal diabete.
La chetosi può essere dimostrata e controllata mediante l'utilizzo di strisce reattive immerse in un campione a fresco di urina. Nel giro di pochi secondi, il colore cambia e indica il livello di corpi chetonici nelle urine, che riflette il grado di chetonuria (chetoni presenti nelle urine), che a sua volta, può essere utilizzata per fornire una stima approssimativa del livello di chetonemia nel corpo.
In alternativa è possibile prelevare un campione di sangue e misurare direttamente i livelli di chetoni ematici.
Inoltre, quando il corpo è in chetosi, l'alito ha generalmente un odore di acetone.
I trattamenti in corso di acetonemia sono i seguenti:
Per calcolosi salivare, o scialolitiasi, si intendono delle formazioni di minerali cristallizzati, simili a pietre, che si formano nelle ghiandole salivari.
I gangli, o cisti sinoviali, sono grumi non cancerogeni che si sviluppano tipicamente lungo i tendini o le articolazioni.
L'erisipela è una dermoipodermite batterica acuta, ovvero un'infezione degli strati più profondi della pelle.
L'acido D-aspartico è un integratore utilizzato per migliorare la fertilità e per aumentare la produzione di testosterone.
La crisina è un integratore che inibisce l'enzima aromatasi, è utilizzato per aumentare il livello di testosterone ma la sua efficacia non è dimostrata.
Gli omega 3 estratti dalle alghe marine vengono in genere usati per la formulazione di integratori appositi adatti anche a chi segue una dieta vegana.
La naturopatia è una medicina che usa tecniche di altre medicine alternative e che propone un ritorno alla connessione con la natura. La sua efficacia non è però dimostrata.
La saturazione dell'ossigeno è un parametro importante dell'efficienza respiratoria.
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