I prodotti dietetici sono regolamentati dal Decreto n. 111 del 27.01.92 che recepisce la direttiva CEE 89/398.
Nell'immaginario popolare il termine "dietetico" è sinonimo di ipocalorico e quindi un prodotto dietetico viene inteso come un prodotto indicato in una dieta che consenta di mantenere o ridurre il peso corporeo. In realtà ciò non è vero, poiché i prodotti dietetici sono rappresentati da una gruppo di alimenti che hanno svariate funzioni, la maggior parte delle quali non ha niente a che vedere con le calorie.
Purtroppo alcune industrie alimentari sfruttano regolarmente questa falsa credenza per vendere, illudendo il consumatore (sempre alla caccia di scorciatoie per risolvere il problema del sovrappeso) che si tratti di prodotti che aiutano a mantenere il peso forma o a perdere i chili di troppo.
Sono prodotti alimentari destinati ad una alimentazione particolare che, per la loro particolare composizione o per il particolare processo di fabbricazione, presentano le seguenti caratteristiche:
Notiamo come la legge cerchi di evitare (nel punto c) quello che poi in pratica accade, l'indicazione di un beneficio che in realtà non esiste.
I prodotti dietetici, sempre secondo la direttiva europea, devono rispondere alle esigenze nutrizionali particolari delle seguenti categorie di persone:
I prodotti dietetici più diffusi sono:
Come vedete, i prodotti ipocalorici sono solamente una piccola parte dei prodotti dietetici.
Come abbiamo visto, i prodotti dietetici non necessariamente sono indicati in una alimentazione ipocalorica, anzi, solo una piccola parte di questi lo è. Quindi, di fronte a un prodotto dietetico, bisogna sempre chiedersi qual'è la sua funzione, e valutare criticamente se valga la pena acquistarlo.
Infatti, spesso anche i prodotti cosiddetti "light" o a ridotto tenore di grassi (che tra l'altro non sono definti dalla legge come prodotti dietetici) non sono indicati in quanto comunque ipercalorici.
Per poter analizzare criticamente un prodotto bisogna avere una coscienza alimentare sufficientemente sviluppata, facoltà che troppo pochi hanno.
Ecco qualche esempio classico sfruttato da alcune industrie alimentari.
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