Il pesce serra (Pomatomus Saltatrix) è un pesce predatore di medie dimensioni (da 1 a 10 kg, con lunghezza che spesso supera il metro), di forma allungata e colore grigio-verde, con viso color oro, pinne scure e una macchia argentea sul ventre. È un pesce che fino a qualche anno fa si poteva trovare solo in alcune zone del mediterraneo (nella fascia costiera tra il Lazio e la Calabria), ma oggi, grazie all'aumento della temperatura media delle acque, lo si trova sempre più spesso anche in altre zone.
Le sue prede preferite sono i pesci di piccole e medie dimensioni (come i cefali), ma si adatta anche a predare crostacei e molluschi.
Il pesce serra è un pesce pelagico, che migra in grandi banchi alla ricerca di cibo, inseguendole fino a profondità di qualche decina di metri.
Fino a qualche tempo fa veniva spacciato per ricciola o spigola, oggi viene quasi sempre venduto per quello che è.
Il pesce serra è molto ambito dai pescatori sportivi e subacquei. Si avvicina alla costa solo dalla primavera fino ad inizio inverno, seguendo i branchi pelagici, è in questo periodo che i pescatori hanno più probabilità di catturarlo.
Il pesce serra è ottimo consumato crudo, oppure bollito (intero o in filetti), o ancora cotto in umido. Non va cucinato come la spigola o la ricciola, perché ha carni diverse, più coriacee.
Lo sviluppo della tecnologia e l'esperienza fatta durante il periodo di lockdown, ha stravolto anche il modo di acquistare prodotti alimentari.
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