Il tè nero è un tipo di tè il cui procedimento di lavorazione prevede un processo di fermentazione completa delle foglie, per questo il tè nero, tra tutti i tipi di the, è quello che ha il colore più scuro, il sapore più intenso e il contenuto più alto di caffeina (una tazza di tè nero ne contiene da 40 a 100 mg, mentre un caffè espresso ne contiene circa 80 mg).
Per produrre il tè nero le foglie della Camellia Sinensis vengono raccolte, essiccate per una prima volta, poi arrotolate su se stesse e quindi di nuovo essiccate. Durante questi passaggi le foglie vengono triturate e liberano enzimi e polifenoli. Segue una fase di fermentazione a temperature elevate, circa 30°C, di una durata breve compresa tra 30 minuti e 2 ore. Infine le foglie vengono di nuovo essiccate
Tutti questi passaggi, molti dei quali meccanicizzati, fanno sì che il tè vada incontro ad un processo di ossidazione, che è poi il responsabile del colore e delle caratteristiche organolettiche del tè nero, l'unico a subire un processo di fermentazione e ossidazione completa.
Esistono numerose varianti del tè nero, a seconda della zona dove viene raccolto e di come viene effettuata la sua lavorazione. Il più pregiato è il tè pecko o pekoe, di produzione cinese, poichè viene composto utilizzando solo le foglioline più giovani, la parola pecko sta infatti per "peluria".
Altri tè neri cinesi sono il keemun, il lapsang souchong, il zhenghe, il bailin etc.. in Cina ne vengono prodotte circa una decina di varietà diverse, molte delle quali non hanno mercato con l'Occidente.
Una varietà molto interessante, che viene dal Taiwan, è il Sun Moon Lake, dal colore ambrato e dall'aroma speziato alla cannella e alla menta.
Ma la produzione più interessante e che ritrova più consensi in Occidente è quella indiana, dove vengono prodotti il tè Darjeeling, il cui aroma ricorda l'uva moscato, cosa che gli ha conferito il soprannome di "champagne dei tè", e il tè Ceylon, un altro dei più rinomati tè neri, dal sapore molto deciso. Gli altri tè neri indiani sono il nilgiri, il munnar e l'assam.
Il tè nero è alla base dei blend di tè più comuni che vengono bevuti ogni giorno anche in Occidente, come l'English Breakfast, l'English Afternoon e l'Earl Grey.
Il tè nero ha effetti benefici sulla circolazione sanguigna, in particolare va ad agire sulle coronarie, sul mantenimento delle ossa e in generale sull'aumento delle difese immunitarie.
Ha proprietà stimolanti, grazie alla caffeina, e antiossidanti, grazie alla concentrazione di flavonoidi, contenuti anche in altri cibi come vino e cipolle, ma il tè nero è quella tipologia di tè che ne contiene di più, circa 4000.
Il bubble tea è una bevanda a base di tè, latte e perle di tapioca, di cui esistono però diverse versioni e ricette. Ha origini a Taiwan ma si sta diffondendo in tutto il mondo.
La polenta taragna è tipica della Valtellina, ma si trova in tutto il Nord Italia. A seconda della zona si usano formaggi diversi e condimenti diversi.
Il glucosio è lo zucchero semplice più importante, e la sostanza in assoluto più diffusa in natura.
Gli shirataki, un tipo di noodles della cucina giapponese ottenuti dalla pianta del konjac e con pochissime calorie.
Saltare la prima colazione o farla non influisce sul peso corporeo nel lungo termine, ma alcuni studi a breve termine giungono a conclusioni diverse.
La buccia della frutta non contiene in genere grandi quantità di vitamine, che sono per la maggior parte presenti invece nella polpa del frutto.
Le castagne e i marroni, un frutto atipico molto ricco di carboidrati.
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