La Tequila è un distillato ottenuto da una pianta zuccherina, l'agave, e prodotto in Messico. Furono i conquistadores spagnoli a capire per primi che il succo dell'agave, una pianta grassa dalle foglie molto carnose, era adatto alla fermentazione e alla distillazione e nacque così la Tequila, che prese il nome dalla città omonima dove risiedevano la maggior parte delle distillerie e dove era concentrata la maggior coltivazione di agave.
Oggi per il Messico, la Tequila rappresenta ciò che il Rum rappresenta per le Isole Caraibiche: l'anima, il motore, lo spirito, anche se, dato il successo di questo distillato a livello mondiale, anche in Nord America si è iniziato a produrre Tequila.
La pianta dalla quale si ricava la Tequila è l'agave, la cui varietà più diffusa in Messico è la maguey, che cresce spontaneamente nei terreni vulcanici attorno Guadalajara. Ma la Tequila migliore si ottiene da un'altra varietà, l'agave blu o azul, che viene coltivata in una superficie di circa 100.000 ha, concentrata soprattutto attorno alla città di Tequila, poco più a nord di Guadalajara. L'agave raggiunge la sua piena maturità in circa 7-10 anni, quando arriva ad un'altezza di circa 2 metri e produce la caratteristica infiorescenza che somiglia ad un enorme pigna colorata di bianco e di verde.
I fiori dell'agave vengono raccolti e impilati nelle autoclavi dove vengono cotti a vapore per circa 24 ore fino a che la massa si ammorbidisce e assume un colore bruno il cui gusto ricorda il miele e il caramello. Quindi vengono sottoposti a macinazione e spremitura con il fine di ottenere il succo zuccherino, chiamato aguamiel, al quale vengono aggiunti acqua e lieviti naturali di agave che innescano la fermentazione. Dopo questo primo processo di fermentazione si ottiene il Pulque, una bevanda molto consumata in Messico, paragonabile alla birra o al vino, che era già conosciuta dai Maya. Dopo 5 o 6 giorni di fermentazione il Pulque viene filtrato e distillato con apparecchi a colonna discontinui così da ottenere la Tequila. Una volta in commercio la Tequila ha una gradazione alcolica di circa 38-42%.
A seconda del grado di invecchiamento si hanno 4 tipologie diverse di Tequila:
Un discorso a parte va fatto per il Mezcal o Mescal (da metl=agave + ixcalli=cotto) che è sempre un distillato prodotto con l'agave, ma più rustico della Tequila e meno elegante, che si produce solo con la parte centrale della pianta quando essa è più giovane, a circa 6 anni di vita, e che spesso viene messo in commercio con dentro "il verme", una larva di coleottero chiamata localmente gusano rojo.
L'usanza messicana più conosciuta è quella di bere la Tequila giovane e liscia in un piccolo bicchiere di terracotta, tutta d'un fiato e accompagnata prima da un pizzico di sale, posto sul dorso della mano tra pollice e indice, e poi dal succo di lime o limone che smorza il sapore secco ed erbaceo della Tequila. Quando si beve una Tequila più invecchiata, seguendo lo stesso procedimento, essa può essere accompagnata da varie spezie, tipo la cannella, il caffè in polvere, il cacao amaro o lo zucchero di canna.
In Messico la Tequila viene abbinata a vari piatti della tradizione, altamente piccanti, e usata anche per pasteggiare. Nel resto del mondo, invece, la Tequila viene bevuta da sola o usata come ingrediente principale per svariati cocktail come il Tequila Bum Bum (tequila e gassosa sbattute sul tavolo per dare un effetto effervescente) o il Tequila Sunrise, dove è capace di esaltare l'aroma dei frutti.
Tutta la Tequila consumata nel mondo (circa 55 milioni di litri) viene prodotta nella zona tra Tequila e Guadalajara in un raggio di soli 150 km.
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