La chetoacidosi diabetica è una grave complicazione del diabete, in particolare del diabete di tipo I, che si verifica quando il corpo produce elevati livelli di acidi, chiamati chetoni, che si accumulano nel sangue. La malattia si sviluppa in seguito ad un’incapacità del corpo di produrre abbastanza insulina.
L'insulina normalmente svolge un ruolo chiave nella regolazione dello zucchero (glucosio), la principale fonte di energia per i muscoli e altri tessuti, che deve essere consumato e inglobato dalle cellule. Senza una quantità sufficiente di insulina e glucosio, il corpo comincia ad utilizzare gli acidi grassi come combustibili e a scomporli, questo processo però produce un accumulo di acidi nel sangue, che nel tempo porta allo sviluppo della chetoacidosi diabetica.
Lo zucchero è la fonte principale di energia utilizzata dalle cellule che compongono i muscoli e altri tessuti. Normalmente, l'insulina aiuta lo zucchero ad inserirsi e ad entrare nelle cellule. In assenza di una quantità sufficiente di insulina, il corpo non può utilizzare correttamente lo zucchero per produrre l'energia necessaria, e ciò induce il rilascio di alcuni ormoni. Essi utilizzano e scompongono i grassi da utilizzare come combustibili, processo che comporta una sovrapproduzione di acidi chiamati chetoni, i quali poi si accumulano nel sangue e si riversano nelle urine. La chetoacidosi diabetica è causata da:
Altri possibili fattori scatenanti la chetoacidosi diabetica comprendono:
Il rischio di sviluppare chetoacidosi diabetica è più alto se:
Raramente, la chetoacidosi diabetica si verifica quando si soffre di diabete di tipo 2. In alcuni casi, la chetoacidosi diabetica può essere il primo campanello d’allarme per poi scoprire che la persona soffre di diabete.
I segni e i sintomi di chetoacidosi diabetica spesso si sviluppano rapidamente, a volte entro 24 ore, e sono:
Altri segni più specifici di chetoacidosi diabetica, che possono essere rilevati attraverso l’analisi del sangue o un test delle urine da fare a casa, includono:
È importante saper riconoscere i primi sintomi e i primi segnali d’allarme, soprattutto quando si nota che il corpo non è in grado di tollerare alcun cibo e liquido; se il livello di zucchero nel sangue è superiore al target di riferimento usuale (costantemente superiore a 300 mg/dl), e non risponde al trattamento utilizzato di solito, la chetoacidosi diabetica può causare uno stato di coma ed essere fatale.
Se c’è una diagnosi di sospetta chetoacidosi diabetica, si eseguirà un esame fisico e vari esami del sangue e delle urine. In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori test per determinare che cosa ha innescato la chetoacidosi diabetica. Le analisi del sangue utilizzate nella diagnosi di chetoacidosi diabetica devono andare ad indagare:
Ulteriori test che possono essere prescritti per identificare i problemi di salute che potrebbero aver contribuito allo sviluppo della chetoacidosi diabetica e per verificare la presenza di complicazioni, possono includere:
In caso di emergenza il primo trattamento potrebbe essere fatto in prono soccorso e la persona con chetoacidosi potrebbe richiedere un periodo di ricovero, il trattamento prevede solitamente:
A seconda delle circostanze, potrebbe essere necessario un trattamento aggiuntivo, come nei casi di un’infezione batterica o un attacco di cuore. Se si scopre di soffrire di diabete dopo un episodio di chetoacidosi diabetica, si può consultare il proprio medico per creare un piano di trattamento del diabete.
La chetoacidosi diabetica è trattata con fluidi, elettroliti (come sodio, potassio e cloruro) e insulina. Sorprendentemente, le complicazioni più comuni di chetoacidosi diabetica sono legate proprio al tipo di trattamento "salvavita", infatti le possibili complicazioni dei trattamenti comprendono:
È quindi importante eseguire un monitoraggio costante dei parametri vitali per valutare la risposta al trattamento.
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