Ho visitato Catania a Maggio 2013, e solo per un giorno e mezzo, ma ho raccolto abbastanza informazioni interessanti, per il viaggiatore in cerca di prelibatezze ovviamente, da poter scrivere un articolo. Devo dire che mi sono divertito molto: Catania è una città molto interessante dal punto di vista gastronomico, l'impressione che ho avuto è che i siciliani diano un grande valore al cibo e questo si riperquote positivamente sull'offerta, davvero ampia e variegata, di prelibatezze.
Il cibo di strada non manca e resistono ancora tantissimi negozi di prossimità, come macellai, venditori di frutta e verdura, panifici, oltre ovviamente alle gastronomie e alle pasticcerie. Ribadisco di essermi divertito molto, portanto a casa molti prodotti di qualità, tutto sommato spendendo relativamente poco.
Catania è una città piuttosto estesa e per muoversi è meglio optare per i servizi pubblici, che non sono sempre puntuali, ma che tutto sommato mi hanno sempre portato dove dovevo andare, in tempi ragionevoli.
In pieno centro, dietro a piazza Duomo, si trovano i mercati storici di Catania, dove bancherelle a cielo aperto vendono di tutto: carne, pesce (nella famosa "pisceria", il mercato del pesce), formaggi, verdura, ecc. Sono arrivato qui per caso, in prossimità dell'orario di chiusura, ma a parte le bancarelle del pesce, le altre erano tutte aperte e sono riuscito anche a fare qualche acquist: salsicce fresche e semistagionate, carne di agnello, pecorino siciliano e ricotta salata.
Da non farsi scappare i pomodori merinda, che qui, vicino alla zona di produzione, costano appena 2,50 euro contro i 4-6 euro, prezzo medio qui al Nord.
La qualità dei prodotti, qui al mercato, mi è parsa essere media (ma ho potuto assaggiare davvero poco), mi sono trovato meglio nei negozi specializzati.
La domenica mattina, imperdibile il mercato di Campagna Amica, in piazza Giovanni Verga: tanti produttori di salumi e formaggi, di qualità davvero interessante. Ho acquistato dell'ottima carne fresca e degli ottimi salumi di maiale nero dei nebrodi, e ho assaggiato formaggi e altri prodotti molto buoni.
Dovevo acquistare del formaggio per una degustazione e mi sono affidato ai locali del buon formaggio di Slow Food: a Catania ce ne sono due, ho optato per la salumeria Scollo, il cui propietario ha risposto alla mia mail in modo molto esaustivo e gentile. Qui potete trovare formaggi davvero eccezionali, selezionati molto bene, se capitate nel negozio quando c'è poco affollamento, vi consiglio di fermarvi a fare due chiacchiere con il propietario, molto competente e appassionato. Periodicamente, organizzano mini-degustazioni di formaggi e vini locali, purtroppo non quando abbiamo visitato noi il negozio.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso dai dolci che ho mangiato a Catania. Le paste classiche sono le brioche (ma spesso sono fatte con la margarina, attenzione), i cannoli, le cassate, la brioche fritta (chiamata iris). Non mancano altri classici internazionali, come i babà, che ho trovato sempre ottimi.
I cannoli sono quasi sempre in tre versioni: classici alla ricotta, alla crema pasticcera e alla crema al cioccolato. La bontà del ripieno fa la differenza ed è molto diverso da pasticceria a pasticceria: in alcune la crema è davvero buona, in altre un po' troppo chiara (povera di uova?) e non molto saporita. La brioche fritta (iris) è una specie di bombolone, che invece di essere fritto normalmente, viene impanato e fritto: l'impanatura molto croccante lo rende davvero ottimo, ne ho mangiati un paio, entrambi favolosi, assolutamente da non perdere.
Consigliati dai gestori della salumeria, ci siamo recati presso la vicinissima pasticceria Verona e Bonvegna (via Asiago 60), un piccolo laboratorio dove abbiamo mangiato un'ottima cassata, mentre mi sono piaciuti meno i cannoli, che invece ho trovato ottimi da Pasubio, in via Pasubio (5 minuti a piedi), una pasticceria dove si può consumare anche all'interno.
Gli arancini vengono venduti nei panifici e nelle gastronomie, quelli dei panifici li ho trovati un po' troppo unti, meglio quelli nelle gastronomie. Costano pochissimo (1,50 euro), e con due si pranza tranquillamente! Ne esistono molte versioni: ho provato i classici al sugo e quelli con spinaci.
Buoni quelli di Menza, in Viale Rapisardi, un locale che consiglio perché si trova di tutto e la qualità mi è parsa buona (tutto quello che ho provato era notevole). Si tratta di una gastronomia molto grande e fornita, che la domenica viene presa d'assalto da moltissimi catanesi che vanno a prendere il cibo per mangiarlo a casa, oppure lo mangiano sul posto, sui banconi del bar oppure nella zona ristorante. Bella esperienza, si respirava davvero l'aria dell'allegro convivio domenicale, cosa che forse al nord si è un po' persa.
Il sabato e la domenica, noterete grandi fumate agli angoli delle strade e davanti ai fruttivendoli: sono le griglie con le quali i venditori di frutta e verdura, fissi o ambulanti, cuociono i carciofi e i peperoni: con 5 euro si portano a casa 8 carciofi, ripieni di sale, prezzemolo e aglio, quasi crudi all'interno, ma con un ottimo aroma di barbeque.
Per quanto riguarda il vino, posso solo testimoniare la pessima esperienza che ho fatto da "Il Cantiniere", potete leggere la mia recensione direttamente su TripAdvisor. Il posto è bello... Ma non cascateci!
Un classico di Catania è il panino con la carne di cavallo: ne ho mangiato uno "al volo" in una piazzetta di cui non ricordo il nome, in un ristorante pittoresco. Fettine di carne di cavallo cotte sulla piastra, panino scaldato sulla piastra e unto con olio aromatizzato alle erbe, costo appena 3 euro (per almeno 150 g di carne), et voilà. Buonissimo!
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