Il nome scientifico della valeriana è Valerianella olitoria ma, a seconda della regione italiana in cui viene raccolta, la si chiama con vari altri nomi: formentino, songino, soncino, gallinella, dolcetta, grassagallina, sarset o valerianella.
Questo tipo di lattuga ha foglie di forma allungata e rotondeggiante, di colore verde acceso, raggruppate in piccoli cespi. Viene piantata in inverno e fiorisce in primavera con fiori bianchi o azzurri. Raggiunge massimo i 30-40 cm di altezza e le foglie, riunite in una rosetta, sono lunghe generalmente dai 3 ai 7 cm, anche se esistono varietà con foglie di maggiori dimensioni. La valeriana non richiede grosse cure, predilige terreni soleggiati con un buon drenaggio, ma si adatta anche a zone ombrose. È una pianta che nasce anche spontaneamente in Italia ma viene generalmente coltivata per le foglie molto apprezzate dai consumatori crude in insalata.
La valeriana commestibile è differente dalla Valeriana officinalis, anche se entrambe appartengono alla famiglia delle Valerianaceae e crescono spontaneamente in Italia.
La Valeriana officinalis viene utilizzata in farmacia come blando sedativo e calmante.
La Valeriana olitoria, invece, non ha le stesse proprietà di quest'ultima, ma in compenso è ricca di importanti sostanze nutritive come clorofilla, mucillagine, sali minerali, vitamine A, B e C. Si tratta inoltre di un alimento dalle proprietà rivitalizzanti, emollienti, lassative, diuretiche e depurative.
La valeriana va acquistata freschissima poiché non si conserva a lungo, quando le foglie hanno un bel colore verde e non sono ingiallite o sciupate. Dato che alla base del cespo tende ad accumularsi terriccio, la piccola radice va eliminata prima di un lavaggio molto accurato in acqua corrente.
La valeriana va consumata esclusivamente cruda, in insalata, da sola o con altre verdure come cipollotti freschi, ravanelli e qualche scaglia di grana oppure con delle fettine di uovo sodo, delle barbabietole rosse, o noci e mele. Consiglio anche di provarla in insalata con le arance o i mandarini.
Inoltre, la valeriana viene usata anche solamente per guarnire vari tipi di piatti, in special modo gli antipasti.
La sangria: tradizione spagnola o roba da turisti? Scopri la vera ricetta originale della Sangria!
Il cocomero viene promosso con un frutto ipocalorico adatto per la dieta, ma in realtà ha molte più calorie di quelle riportate da siti e tabelle.
Qual è la variabilità media delle calorie della frutta e come regolarsi quando vi è la necessità di capire quante calorie ha la frutta che stiamo mangiando?
Scopriamo quante calorie ha un uovo, e quante calorie hanno le principali preparazioni a base di uova: strapazzate, alla coque, in frittata, sode.
La densità calorica esprime la quantità di calorie per unità di peso degli alimenti, si misura in kcal/hg ed è il parametro più importante da conoscere per gestire la propria alimentazione.
Per valorizzare le preparazioni a base di carne e dargli un gusto deciso si possono usare gli insaporitori a base di spezie. Vediamo gli abbinamenti.
Il latte proteico è un nuovo prodotto nato dalla richiesta sempre più forte da parte del mercato di prodotti ricchi in proteine.
La burrata: un formaggio a doppia struttura inventato negli anni Trenta ad Andria.
Se sei già registrato, clicca qui per accedere ai servizi gratuiti:
Altrimenti, clicca qui per registrarti gratuitamente.
Sedano rapa o sedano di Verona
Sostanze tossiche della verdura
Tartufo bianco e nero pregiato, scorzone
Topinambour o topinambur - Ricette con topinambur
CORSA O PALESTRA PER DIMAGRIRE?
BRUCIA 500 kcal in 30 MINUTI? BALLE!
Qualità delle proteine
Grana Padano o Parmigiano-Reggiano?