FOS (frutto olisaccaridi): fonti alimentari, effetti collaterali e benefici

I FOS, o dall'inglese fructooligosaccharide, in italiano frutto-oligosaccaridi, sono dei dolcificanti naturali che hanno meno calorie dello zucchero e un indice glicemico inferiore. Nonostante questo, sono comunque fattori scatenanti di alcuni effetti collaterali e pertanto il loro consumo deve comunque essere moderato.

 

 

Vediamo di seguito le loro principali caratteristiche e fonti alimentari. 

FOS: qual è il loro significato e dove si trovano

I FOS sono dei carboidrati, precisamente degli oligosaccaridi, più precisamente formati da residui di fruttosio. Il nostro organismo non può digerirli non avendo gli enzimi appositi, pertanto non vanno ad innalzare i livelli di glucosio nel sangue, ossia la glicemia. Infatti, questi composti non vengono assorbiti a livello intestinale ma eliminati per via fecale. 

 

 

La loro origine è naturale e si possono trovare, quindi, in diverse piante e ortaggi. Fra questi abbiamo: l'agave blu, l'aglio, la cipolla, il porro, la radice di cicoria, le banane, gli asparagi, i carciofi e la radice di Yacon. 

I FOS vengono di solito usati dall'industria alimentare come dolcificanti, proprio per il loro basso contenuto calorico e la loro maggiore sicurezza d'uso rispetto ai dolcificanti artificiali, alcuni dei quali presentano effetti collaterali maggiori dei FOS.

Si possono, quindi, facilmente trovare degli sciroppi o preparati da diluire in acqua o nelle bevande in generale o da usare come dolcificanti nelle ricette; come sciroppi essi sono spesso a base di agave blu o radice di Yacon. Inoltre, i FOS possono anche essere presenti in polvere, come nel caso delle bevande sostitute del caffè a base di radice di cicoria, con il vantaggio dell'assenza di caffeina pur avendo un gusto molto simile al caffè. Talvolta, i FOS vengono aggiunti ad alimenti come yogurt, barrette, bevande dietetiche e persino dei cibi per cani e gatti. 

I FOS si trovano anche come integratori, sottoforma di capsule o compresse, aggiunti ai preparati prebiotici

 

 

In generale, i FOS sono assunti all'interno di una dieta varia e bilanciata come parte della fibra alimentare assunta. 

Aspetti positivi dell'uso dei FOS

Oltre ai vantaggi sull'apporto calorico e sulla glicemia apportati dai FOS, questi composti hanno anche altri benefici. Uno di questi è il loro ruolo come prebiotici, ossia come nutrimento per i batteri intestinali che fanno parte del microbiota umano. Per questo motivo, spesso i FOS prebiotici sono aggiunti in cibi per bambini, come nelle formule per lattanti o in integratori prebiotici. 

Un altro ruolo dei FOS è quello di apportare fibra solubile, ossia quella fibra che facilita l'assorbimento dell'acqua e rende le feci meno liquide e più consistenti. Il consumo di questo tipo di fibra è associato ad una riduzione di disturbi a livello intestinale, come diarrea o stipsi. L'effetto regolatorio è anche dovuto all'attività prebiotica perché favorisce lo sviluppo dei batteri buoni a livello del colon. Inoltre, alcuni studi hanno rilevato che i FOS possono essere utili nel contrastare l'azione di alcuni batteri patogeni, come Clostridium perfringens, Salmonella species e altri microrganismi che hanno come veicolo principale gli alimenti. 

Un altro effetto che i FOS sembrano avere è quello di riduzione del colesterolo, come dimostrato da studi animali. In particolare, l'effetto sembra aumentare in seguito ad una dieta a basso contenuto calorico. Simili effetti potrebbero esservi anche negli uomini, ma devono ancora essere confermati del tutto. 

Uno studio del 2016 ha associato il consumo dei FOS con una riduzione dei livelli di glucosio nel sangue, effetto che sembra anche essere accompagnato e favorito dalla stimolazione, da parte di questi composti, della secrezione di insulina. Anche in questo caso sono necessari ulteriori studi a conferma di questi risultati. 

Inoltre, l'uso dei FOS sembra essere sicuro anche in caso di cancro. Infatti, questi composti non favoriscono al crescita delle cellule tumorali e non determinano il danno delle cellule normali. 

Per il loro scarso contenuto calorico, i FOS possono essere utili come dolcificanti in caso di diete contro l'obesità. Questi composti hanno effetti collaterali inferiori rispetto agli edulcoranti chimici, ma visti i loro effetti negativi, il loro consumo non deve essere eccessivo. Si consiglia, infatti, per avere i loro effetti benefici senza quelli collaterali, di usare come loro fonte principale la dieta e gli alimenti che li contengono. Ad oggi, però, non sono ancora definite le dosi massime di sicurezza dell'utilizzo dei FOS. 

Effetti negativi dell'uso dei FOS

L'effetto dei FOS è comunque molto soggettivo, in quanto alcune persone potrebbero essere più sensibili di altre. 

I sintomi che potrebbero verificarsi in seguito all'uso di questi oligosaccaridi dei cibi sono: crampi addominali, nausea, gonfiore addominale, anche in seguito alla formazione di gas, e diarrea. Questi effetti sono maggiormente accentuati in persone che soffrono di intolleranza al fruttosio.

Alcune persone possono avere delle vere e proprie reazioni allergiche in seguito all'uso dei FOS, che si possono verificare anche per piccole dosi introdotte. In questi casi si possono avere: prurito alla gola, rigonfiamenti a livello degli occhi, del viso e della bocca, vertigini, capogiro, svenimenti, ma anche sintomi a livello cutaneo come prurito, eczema e orticaria

In alcuni casi si può verificare shock anafilattico ed effetti potenzialmente fatali, per cui in caso di fenomeni allergici è necessario contattare il medico di fiducia. 

Le persone che soffrono di disturbi gastro-intestinali, come nel caso delle IBS, dovrebbero evitare l'assunzione di FOS, anche se le ricerche in merito sono ancora limitate e ben poco si sa circa le eventuali terapie e meccanismi che stanno alla base di questo effetto. Inoltre, sono anche sconsigliati nel caso di persone affette da SIBO, ossia da una crescita eccesiva dei batteri a livello dell'intestino tenue. 

In persone la cui lo stato di salute risulta particolarmente compromesso, i FOS potrebbero essere fonte di nutrimento per batteri patogeni, come E. Coli e K. Pneumoniae

 

 

 

Ultimi articoli sezione: Alimentazione

L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative

L'aceto balsamico di Modena di Acetaia Leonardi nella cucina moderna: idee e ricette innovative

Vitamine del gruppo B: in quali alimenti si trovano e quando integrarle

Tra i componenti più importanti rientrano le vitamine del gruppo B: vediamo in quali alimenti si trovano e quando integrarle.

Alimenti ricchi di vitamina B12 per una dieta equilibrata

La B12 è una vitamina che insieme a tiamina, riboflavina, niacina, acido pantotenico, piridossina, biotina e acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B.

5 alimenti che supportano il sistema immunitario

Per contrastare la comparsa dei malanni di stagione, è fondamentale aiutare il sistema immunitario debole attraverso uno stile di vita più sano, l'assunzione di integratori e un'alimentazione equilibrata.

 

Alla scoperta del pangasio: perché fa bene e come usarlo in cucina

Il pangasio è un pesce che a oggi non è particolarmente conosciuto, tuttavia si sta sempre più ritagliando un ruolo di spicco sulle tavole di molte famiglie italiane.

Nutrizione Autunnale: Consigli per una Dieta Equilibrata

Con l’arrivo dell’autunno è normale avere voglia di cibi più calorici per contrastare l’abbassamento delle temperature, nonché rinforzare l’organismo per evitare i malanni di stagione.

I fichi fanno ingrassare?

I fichi non hanno 50 kcal/hg come riportato in molti siti: ne hanno molte di più, e per questo non possono essere consumati in grande quantità.

Fichi

I fichi e il fico, le varietà, la stagionalità, i fichi secchi, canditi o caramellati.