Le piste da sci si dividono in tre categorie in base alla loro difficoltà.
Le piste blu sono le più facili, quelle rosse sono di media difficoltà, quindi arrivano le nere, le piste difficili.
La segnaletica relativa è stata elaborata dall'UNI e prevede cartelli con un cerchio colorato con i colori relativi alla difficoltà della pista.
La difficoltà della pista dipende dalla pendenza longitudinale e trasversale della pista, secondo parametri riportati nella norma UNI 8137:2003 "Segnaletica specifica per piste da sci - Caratteristiche".
Le pendenze vengono riportate in percentuale, che rappresenta il rapporto tra la distanza percorsa e il dislivello. Dunque, se consideriamo la distanza percorsa lungo la pista in orizzontale come il cateto un triangolo rettangolo (L), la pendenza topografica è il rapporto tra il cateto Q, che rappresenta la quota, e il cateto L, moltiplicato per 100 cioè espresso in percentuale.
Se conosciamo la pendenza in gradi e vogliamo ricavare la pendenza in percentuale, dobbiamo calcolare (con una calcolatrice scientifica) la tangente dell'angolo "a" che rappresenta la pendenza della pista, e moltiplicare questo valore per 100.
Le piste blu sono quelle più facili. La pendenza longitudinale e trasversale devono essere inferiori al 25%.
In alcune località vi capiterà di trovare ancora cartelli di colore verde o azzurro, che venivano utilizzati prima dell'uscita di questa norma, ma che piano piano dovrebbero scomparire a favore del colore blu.
In genere le piste blu sono dedicate ai principianti oppure possono essere utilizzate quando si debbe affinare la tecnica con esercizi specifici che richiedono un grande controllo del gesto.
Secondo la norma UNI, sono piste in cui la pendenza non può superare il 40% (corrispondente a 23 gradi), ad eccezione di brevi tratti e solo su terreno aperto.
Sono le piste di "media difficoltà", quelle più diffuse in tutte le località sciistiche. Comprendono piste piuttosto facili e non particolarmente divertenti, ma anche piste impegnative e molto belle dove lo sciatore intermedio può esprimersi al meglio conuigando velocità e controllo dell'attrezzo.
Le piste rosse sono affrontabili da tutti gli sciatori che abbiano superato lo stadio di principiante, in genere dopo pochi giorni di scuola sci si possono affrontare quelle meno impegnative, su fondi ben battuti e non ghiacciati.
Si tratta di piste che presentano "muri" con pendenze superiori al 40%. Le pendenze massime delle piste nere sono pari al 75%, vere e proprie vertigini piuttosto difficili da affrontare, se non da sciatori esperti. Un fattore che le rende ancor più difficili riguarda la difficoltà di batterle al meglio garantendo un fondo liscio e senza avvallamenti o gradini, cosa fattibile solamente con gatti delle nevi dotati di verricelli.
Spesso i muri più impegnativi hanno anche un fondo impegnativo, per il motivo appena descritto, ma anche perché gli sciatori non in grado di condurre le curve su terreni così pendenti tendono a "grattare" scoprendo lastre di ghiaccio che rendono tutto ancor più difficile.
Spesso le piste nere sono tali solo perché presentano brevi tratti con pendenze elevate. Le piste più interessanti per lo sciatore evoluto sono quelle che presentano pendenze elevate per lunghi tratti. Ovviamente di piste del genere se ne contano molto poche, veri e propri miti dello sci alpino.
Solo per ricordarne alcune: la Gran Risa, in Alta Badia; la Silvester e le nuove piste adiacenti a Plan de Corones; la Spinale direttissima e la Canalino 5 Laghi a Madonna di Campiglio, con i loro muri al 70% di pendenza; le piste sulle Tofane e la Forcella Staunies a Cortina; la Tulot a Pinzolo, la Stelvio a Bormio, la Nera Folgarida a Folgarida, la Tre a La Thuile e la Pancugolo a Madonna di Campiglio (pista più ripida d'Italia con il 75% di pendenza massima)...
La pista più pendente d'Europa è la Grand Couloir di Courchevel (80% di pendenza), ma non è battuta dai gatti delle nevi; la pista battuta più ripida è la Harakiri a Mayrhofen, in Austria, con il 78% di pendenza.
Nulla comunque in confronto allo "sci ripido", ovvero i fuoripista più estremi, dove si parte dai 40 gradi (83% di pendenza) fino ad arrivare ai 60 gradi (173% di pendenza!).
Andrea Tibaldi - Maestro di sci - SEGUIMI su YOUTUBE
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